Aspettando l’Italia, che domani contro l’Australia si giocherà un posto in finale contro l’avversaria della finale dello scorso anno, c’è chi è già sicuro di esserci domenica a contendersi l’insalatiera.

Dopo aver fatto fuori la Spagna grazie al doppio, stavolta all’Olanda sono bastati i due singolari per eliminare la Germania e centrare la sua prima finale di Davis della storia.

Una finale che porta la firma di Botic Van de Zandschulp (che martedì aveva sconfitto Rafa Nadal nell’ultima partita della sua carriera) e Tallon Griekspoor, vincitori rispettivamente su Daniel Altmaier e Jan Lennard Struff al termine di due match tiratissimi, durati quasi cinque ore.

Clamoroso soprattutto l’andamento del primo, con Van de Zandschulp che non ha sfruttato addirittura nove match point prima di venire a capo della partita contro Altmaier:

i primi cinque li aveva avuti nel tiebreak del secondo set finito poi 14-12 per il tedesco.

Gli altri quattro nel game che ha poi consegnato il match al giocatore Oranje dopo una battaglia da due ore e 44′ terminata 6-4 6-7 6-3.

È durato 40 minuti in meno, ma si è comunque concluso al terzo set, anche il secondo singolare, con Griekspoor che ha piegato 6-7 7-5 6-4 Struff.

Non è servito quindi il doppio, che avrebbe portato il tie a chiudersi a tardissima ora. Servì invece il doppio decisivo a Bologna: con l’Italia già qualificata al primo posto dopo i due singolari, Koolhof e Van de Zandschulp superarono Simone Bolelli e Andrea Vavassori conquistando una vittoria determinante per la qualificazione dell’Olanda ai quarti di finale.

Un duello che potrebbe ripetersi domenica a Malaga, sempre con l’insalatiera a bordo campo come due mesi e mezzo fa. Ma stavolta il trofeo non sarà solo in bella vista.

E chissà se ad Alexander Zverev, numero uno nazionale e due del ranking mondiale non sia venuto qualche rimorso per non aver seguito i suoi compagni di squadra a Malaga…