ATP Finals, Jannik Sinner ingiocabile: annichilisce Ruud e va in finale

Sinner l’alieno batte Ruud ed è in finale Atp Finals

Ruud, frequentatore quasi sottotraccia di finali Slam, poco appariscente, ma con tanta sostanza dietro. E Sinner, il ragazzo diventato il Dio del tennis dei tempi moderni lo sa: si esibisce nella migliore partita mai giocata a Torino e si guadagna la finale con un sonoro 6-1,

Casper non è certo un avversario qualunque, anzi, ha già assaporato l’effetto che fa trovarsi a un passo dal titolo delle Atp Finals. Nel 2022 si è arreso solo a Djokovic, lo stesso che lo ha sconfitto poi un anno dopo all’ultimo atto del Roland Garros.

La partita

La partenza è bruciante, perché il 23enne di Sesto Pusteria fa di tutto per lanciarsi subito in una gara di testa contro il ragazzo norvegese (il primo del suo paese a centrare le Atp Finals) che deve il nome Casper al fantasmino del film anni ‘90. E’ così che centra il break in partenza: smorzata di velluto e pallonetto taglia gambe dopo il recupero di Ruud. E’ un attimo per il numero 1 del mondo – che vanta la risposta migliore del torneo –  salire 3-0.

Ma appena il norvegese conquista il primo game ha un sussulto: un paio di errori dell’altoatesino gli regalano due palle break, che però non riesce a concretizzare. Subito dopo tocca all’azzurro, che non lascia respiro a Ruud e si incolla al punteggio, strappando la battuta a zero. Dagli spalti lo applaude pure l’ex Juventus Giorgio Chiellini. C’è che Sinner sembra un treno in corsa, lanciato a tutta velocità verso l’obiettivo vittoria: in una mezz’ora di bordate, tocchi sopraffini e dominio da fondocampo si porta a casa il primo set.

Poi il Casper adotta la tattica di chi è alle corde: le discese a rete si fanno più frequenti, il servizio aumenta sensibilmente la velocità per tenere a distanza un Jannik che ha solo voglia di comandare lo scambio. Passano quattro game, e Ruud lascia per strada una manciata di palle break: la quarta occasione è quella buona. Per Casper è praticamente l’inizio della fine: l’azzurro lo sotterra nel proprio turno di servizio, poi gli strappa nuovamente il servizio dopo una serie di punti da vero alieno, senza risparmiare una stilla di energia. Arriva un altro break, poi, chiudere 6-2 è praticamente una pure formalità.

Per me è un’emozione bellissima giocare in casa, è molto speciale – ha detto a fine match il numero 1 del mondo –. Quest’anno ci risiamo e proveremo a fare meglio dell’anno scorso. Per me è stata una settimana piena di emozioni. E’ una partita che si poteva complicare, se non avessi salvato quelle palle break poteva diventare difficile”.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

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