Lautaro Martinez vince l’edizione 2024 del Golden Foot Award. Questo premio infatti è riservato ai calciatori che hanno superato i ventotto anni di età e che si sono distinti individualmente con personalità, conquistando con la propria squadra titoli. Viene assegnato annualmente ad un giocatore in attività, in base alle votazioni del pubblico effettuate via web tramite il sito ufficiale della manifestazione, su un pool di 10 candidati selezionati da un’apposita giuria composta da giornalisti di ogni parte del mondo.
Lautaro Martinez riceve quindi l’ennesimo premio, dopo una stagione spettacolare. Infatti il settimo premio al Pallone d’Oro aveva già confermato, anche se non ne aveva bisogno, quanto questo giocatore fosse ormai un campione riconosciuto internazionalmente.
Le parole del calciatore argentino:
«Vincere la Champions e farlo da capitano sarebbe una bella ciliegina». Intervistato da “Icon Magazine”, Lautaro ha sostanzialmente confessato quello che è il sogno nel cassetto: «La bacheca dei trofei non è mai troppo piena e lo spazio per nuovi trofei si trova sempre con piacere. È vero che ho avuto la fortuna di vincere già tanto con la mia Nazionale e con il mio club, ma bisogna sempre puntare a vincere il prossimo».
Il Toro ha anche indicato i gol che hanno un posto speciale nel suo cuore: «Quello dell’ultima finale di Coppa America e quello nel derby contro il Milan nella semifinale di Champions. Quando sono arrivato in Italia ero solo un ragazzo di vent’anni, mentre adesso sono padre e marito. Questo mi ha permesso di crescere anche come calciatore, arrivando ad essere con grande orgoglio capitano dell’Inter».
Il Golden Foot femminile:
Ieri sera è stato anche assegnato il Golden Foot femminile, vedendo anche qui un’eccellenza del campionato italiano femminile. Infatti a vincerlo è stata Saki Kumagai, centrocampista difensiva della Roma. La campionessa giapponese, trentaquattrenne al momento, si è distinta per la sua intelligenza calcistica, che le permette di distinguere e interpretare al meglio le partite.
Articolo a cura di Marco Casentini –Sportpress24.com