Formula 1, addio al punto bonus per il giro veloce e sull’Aerodinamica…

Alla vigilia del GP degli USA, la Formula 1 annuncia che eliminerà dal prossimo anno l’assegnazione di un punto di bonus per il giro più veloce in gara, reintrodotto con grande clamore cinque anni fa.

Annuncio a sorpresa da parte della FIA prima del Gran Premio degli USA di questo fine settimana, al termine del meeting in cui si è discusso di modifiche ai regolamenti sportivi e tecnici per il 2024 e il 2025, dopo l’approvazione del Consiglio Mondiale dell’Automobile.

L’origine del punto di bonus risale agli anni Cinquanta, ma poi era stato eliminato prima di essere reintrodotto nel 2019 per il giro più veloce se il pilota che lo ottiene arriva tra i primi dieci.

LA DECISIONE

L’importanza del giro più veloce è dimostrata nel Gp di Singapore del mese scorso, dove il pilota australiano della RB Daniel Ricciardo ha effettuato i pit stop per montare pneumatici nuovi e ha fatto segnare il giro più veloce nella sua ultima gara.

La RB è una squadra gemella della Red Bull e quindi ha privato rivali come la McLaren e il suo pilota in lotta per il titolo Lando Norris di un possibile punto aggiuntivo.

Un’altra modifica riguarda l’obbligo di far correre un giovane pilota durante le prove libere, che passerà da una volta a stagione per ogni vettura a due volte a stagione.

Ogni debuttante dovrà disputare 2 libere su ogni vettura, di fatto sostituendo quattro volte i piloti ufficiali.

CAMBIA ANCHE L’AERODINAMICA DELLA FORMULA 1

In arrivo novità anche per quanto riguarda la nuova aerodinamica attiva.

La stessa è migliorata rispetto alla prima stesura approvata nel giugno di quest’anno, l’interazione tra la gestione dell’energia e rilascio della potenza della power unit.

Stesso discorso per la transizione dalla configurazione da basso carico in rettilineo, dei profili alari attivi, a quella da alto carico con forte incremento del drag.

E’ stata infatti, creata una maggiore coordinazione tra la gestione della potenza erogata dal propulsore e le variazioni di configurazione alare.

Ciò dovrebbe permettere di raggiungere gli obiettivi di gare con lotte ravvicinate, ma nello stesso tempo di non costituire una misura troppo artificiale nella gestione delle fasi di sorpasso.

In sostanza, sarà ancora messa in risalto la qualità aerodinamica e dinamica delle singole vetture, e il talento del pilota non sarà offuscato.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

Translate »