Incidente Rebellin, il camionista tedesco condannato a 4 anni

Wolfgang Rieke, il camionista tedesco accusato di aver travolto e ucciso l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin nel novembre 2022 a Montebello Vicentino, è stato condannato a quattro anni di reclusione.

L’uomo era fuggito dal luogo dell’incidente con il suo camion fino in Germania, e poi era stato individuato e arrestato dai carabinieri di Vicenza.

Il patteggiamento a tre anni e 11 mesi era respinto per due volte prima della sentenza di primo grado pronunciata a Venezia.

Il pm aveva chiesto una condanna a 5 anni

L’avvocato dell’uomo, Andrea Nardin, ha annunciato appello contro la sentenza.

In aula erano presenti la mamma del corridore, Brigida Gattere, e il fratello Carlo Rebellin insieme alla nipote, figlia di un altro dei tre fratelli, Simone.

“Siamo moderatamente soddisfatti – hanno detto attraverso il loro consulente Alessio Rossato – ma Davide non tornerà”.

Per i familiari, “la Procura di Vicenza ha svolto un importante lavoro, e l’imputato ha fatto anche otto mesi di carcere, evento molto raro in queste circostanze”.

La Ricostruzione dopo l’incidente a Rebellin

Il decesso di Rebellin dopo il triste accaduto a Montebello Vicentino, secondo l’ordinanza era da imputare “esclusivamente ad una pluralità di norme comportamentali da parte di Rieke“.

Per la Procura di Vicenza l’autotrasportatore tedesco, dopo aver investito il ciclista 51enne, è sceso dalla cabina avvicinandosi alla vittima.

Subito dopo aver ripreso posto nell’abitacolo si è allontanato, ma è fotografato da alcuni testimoni.

Secondo le indagini successive effettuate dai carabinieri, che dopo aver identificato il camion hanno delegato l’autorità tedesca, la motrice non risultava più collegata al rimorchio.

Poi si scoprì anche che l’autoarticolato era lavato con un detergente acido nelle parti interessate dall’urto.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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