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Lazio-Nizza, la conferenza stampa di Baroni e di Guendouzi

Domani allo Stadio Olimpico la Lazio di mister Baroni sfiderà il Nizza nella seconda giornata di Europa League. Dopo la bella vittoria all’esordio contro la Dinamo Kiev, i biancocelesti vogliono il bis davanti al proprio pubblico. Della sfida di domani ha parlato il tecnico biancoceleste insieme a Matteo Guendouzi. Di seguito le loro parole. Inizia Baroni

Che Lazio ci aspettiamo domani? Quando c’è entusiasmo si lavora anche meglio sui difetti. Su che difetti sta lavorando?

“Domani abbiamo un avversario complicato che ha una buona squadra e che fa un buon calcio con il 3-4-2-1, spesso diventa un 3-4-3. Ci sarà da gestire una doppia ampiezza, occorrerà veramente la miglior Lazio e i ragazzi lo sanno bene. Oggi c’è l’ultima seduta, farò qualche valutazione. Noi lavoriamo a testa bassa perché sappiamo che il lavoro ci porta a colmare, a crescere e a creare l’identità forte che vogliamo che la squadra abbia. Il gruppo è particolarmente partecipativo. Anche se abbiamo fatto pochi allenamenti ma sono stati intensi anche dal punto di vista attenzionativo dove mettiamo tutto quello che possiamo”.

Si è passati dallo scetticismo intorno alla Lazio ad una certa euforia. Questo la preoccupa o è contento di lavorare in questo modo? La formazione di domani ricalcherà quella di giovedì scorso, si aspetta il salto di qualità da chi ha giocato meno?

“L’entusiasmo è uno degli aspetti più importanti che una squadra deve avere. La gioia di venire al campo. L’equilibrio è fondamentale e anche capire che questi momenti vanno vissuti. Come è importante sentire il dolore della sconfitta perché ti aiuta a dare il meglio, nello stesso tempo dobbiamo a essere bravi a gestire il momento quando arrivano i risultati. Il lavoro e l’aspetto prestativo sono sempre fondamentai e ti aiutano a raggiungere gli obiettivi. Cambi? Io ho dei ragazzi che lavorano forte e adesso la mia attenzione è rivolta a gestire queste risorse perché le partite ravvicinate ti espongono a uno stress fisico, cognitivo e mentale che è più difficile da gestire.  Qualcosa cambieremo per cercare energie. Sulle risposte non ho dubbi perché li vedo allenarsi e sono sicuro che chi scenderà in  campo, oltre ad avere la fiducia dei compagni, darà tutto quello che ha”.

Pensa di far giocare uno tra Dia e Castellanos? Guendouzi e Rovella hanno fatto tanti kilometri a Torino. E’ questo che devono fare i suoi mediani?

“Qualche volta si parla di “Tuttocampista” ma questo è l’aspetto della mobilità di squadra. E’ chiaro che i centrocampisti hanno un raggio d’azione maggiore e devono essere bravi ed equilibrati nelle due fasi. Abbiamo giocatori bravi e che si spendono per la squadra e ovviamente vanno sostenuti e la squadra lo sta facendo sempre meglio. Sono convinto, a prescinde da chi gioca e ovviamente vedrò il minutaggio, che faranno il massimo in una partita molto difficile”.

Ultimamente la Lazio è cresciuta ma prende troppi gol e il Nizza è pericoloso. Ha preso qualche provvedimento per equilibrare?

“Noi dobbiamo lavorare su questo. Bisogna fare un’analisi dei gol subiti ma ci son dei dati che dicono che la squadra è quarta per tiri subiti in porta e per pressing di squadra. Questi dati mi danno la dimensione che la squadra sta lavorando in fase difensiva. E’ chiaro che noi vogliamo far gol e tirare in porta, l’ho sempre detto. In ogni caso la squadra è terza come miglior numero di reti. Penso che all’interno di questo la squadra ha un buon equilibrio. Effettivamente abbiamo preso 10 gol ma è anche vero che molti di questi gol con il tempo non prenderemo più”.

Lei ha sempre parlato bene della squadra e del lavoro fatto. Ma una cosa è lavorare, un’altra è riuscire. E’ sorpreso dal rendimento della squadra in queste partite?

“No. Perché io dal primo giorno alleno una squadra forte. Quindi, detto questo, la partecipazione della squadra ci permette di portare sul campo il lavoro durante la settimana. Siamo appena partiti, c’è tanto lavoro da mettere dentro e pensiamo solo al lavoro e al miglioramento perché è l’unica strada che ci può permettere di raggiungere gli obiettivi”.

Si parla poco di Vecino. La possibilità di schierarlo è un lusso?

“E’ fondamentale sotto tanti aspetti. Adesso sta benissimo, è straripante, e lui lo sa, lo percepisce. So di allenare dei ragazzi che quando mando in campo nel secondo tempo entrano nei momenti più importanti della partita (vedi gli ultimi minuti di Torino). Lui da un grande apporto durante la settimana come tanti altri ragazzi ma sì è una risorsa fondamentale”. 

LA CONFERENZA STAMPA PRE LAZIO-NIZZA DI GUENDOUZI

Quanto sei sorpreso dall’ambientamento di Tavares? quanto manca a Gigot per essere pronto al suo esordio?

“Secondo me sono entrambi importanti e ci hanno rinforzato. Ho giocato con loro a Marsiglia e dico che: Nuno l’ho detto che è uno dei migliori laterali, ha già fatto 4 assiste ed è uno dei miglio in sui ruolo. Gigot è infortunato ma tornerà presto e ci darà una mano con la suo esperienza e vigore in fase difensive”

Affronterete tante difese forti, quanto è importante incrementare il possesso palla come a Torino? La Lazio ha giocato spesso in Europa League sentite come un dovere il fatto di arrivare tra le prime 8?

“Su dove possiamo arrivare: dico che possiamo andare lontano. E’ una competizione difficile, sono arrivato in finale con l’Arsenal ma abbiano un’ottima squadra e se applichiamo le indicazioni del mister possiamo andare lontano. Il Nizza ha una squadra solida e conosco il loro allenatore. Lui chiede molta intensità ma noi dobbiamo giocare come sappiamo, dobbiamo concentrarci sopratutto su di noi”.

Il Nizza lo hai conosciuto al  Marsiglia e hai fatto una partita accesa anche contro la tifoseria avversaria. Può essere una sorta di derby nel derby per te?  Non solo a livello di nazionalità ma anche per il fatto che quanto accaduto può caricarti di più?

“Si è un match speciale per un francese che trova una squadra francese. E’ sempre molto intenso e importante ma io adesso penso solo alla Lazio non importa chi ho davanti. Seguo le indicazioni del mister e penso al bene di questa squadra”.

Vista da dentro hai la sensazione che questa Lazio è più forte dello corso anno?

“Quest’anno la squadra è diversa, la filosofia è nuova, il mister è nuovo. Quindi è impossibile fare paragoni con la stagione passata.  Giudicheremo dalla classifica e dagli obiettivi raggiunti. Sono convinto che possiamo fare una buona stagione. Io sono contento di questo super coach. Possiamo fare una bella stagione e raggiungere i nostri obietitvi. 

tu sei un leader, è un tuo obiettivo diventare capitano della alzioe  della francia dopo l’addio di Greizmann?

“Per me l’importante è stare al mio posto. Io so dove sono, cosa posso dare e cerco di fare il meglio. Abbiamo tanti giocatori che hanno esperienza. Noi parliamo molto e ci diamo forza, nessuno è superiore gli altri. Io cerco di fare bene al club, in nazionale vedremo”.

Domenica hai riempito l’area di rigore, questo può farti diventare ancora più esperto a livello internazionale?

“Mi capita spesso di essere decisivo negli ultimi 30 metri con assist e gol. Ci sto lavorando, ma l’importante è che attaccanti e squadra segnino di più. L’allenatore mi chiede altre cose quindi il mio primo obiettivo è un altro”.

Foto da Twitter – Articolo a cura di Marco Lanari – Da Formello Michela Catena –  Sportpress24.com 

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