“Rispetto per l’avversario, ma senza essere timorosi”. È umile ed orgoglioso Vincenzo Italiano alla vigilia di una partita che Bologna attende da decenni, nello stadio più iconico al mondo, Anfield.
I rossoblu si presentano di fronte al Liverpool in un periodo di evidente crescita, che dopo la vittoria di Monza e il pareggio interno in inferiorità numerica contro l’Atalanta, passa per una trasferta storica.
Italiano è convinto che la partita contro Salah e compagni possa rappresentare un’occasione di ulteriore sviluppo per il suo gruppo:
“Abbiamo iniziato un nuovo percorso e sono convinto che questo viaggio in Champions ci possa lasciare tanto. La Champions sarà un’esperienza che farà crescere tutti, me, i ragazzi e la società.
Abbiamo superato settembre con qualche risultato importante. Siamo una squadra con tanti giovani ed alcuni giocatori esperti di qualità ed esperienza.
Siamo venuti qui intenzionati a giocarci le nostre carte, cercare di mettere in difficoltà il Liverpool.
L’obiettivo è uscire da qui a testa alta con una grande prestazione e portarci via qualcosa per il futuro.
Cercheremo di ottenere questo, prima di tutto, ma sappiamo di avere una buona chance per metterli in difficoltà”.
L’allenatore dei rossoblu chiede ai suoi giocatori di affrontare la partita senza farsi intimorire dall’ambiente.
“Ho parlato con i ragazzi, non dobbiamo andare via da qui con tanti rimpianti.
L’obiettivo è rispettare l’avversario, ma non essere una squadra timorosa che scende in campo con poco carattere e personalità, altrimenti queste grandi squadre se ne accorgono e prendono il sopravvento.
Vogliamo ben figurare. Si deve affrontare questa partita con la massima fiducia, perché abbiamo tanto da imparare per il nostro futuro”.
Il calcio moderno non permette di preparare questi match come si vorrebbe.
“Purtroppo non abbiamo avuto tantissime sedute d’allenamento per prepararla.
Nel calcio di oggi bisogna fare in pochi giorni ciò che faresti in una settimana. Non sono alibi, dovremo abituarci e crescere anche in questo.
Alla fine abbiamo recuperato e stiamo tutti bene.
Sarà una settimana importante, ora pensiamo a questa partita, poi domenica siamo attesi da un match sentito per il campionato (Parma) che anticipa la sosta.
Abbiamo due partite troppo importanti, quindi chiedo ai ragazzi uno sforzo ulteriore domani e domenica. Ho ancora qualche dubbio e domani deciderò.
Sono solito portarmi dietro sempre quattro o cinque dubbi. Ci dormo la notte, poi voglio guardare i giocatori negli occhi a colazione, pranzo e merenda”.
Tatticamente che Bologna sarà? La partita potrebbe richiedere un atteggiamento diverso da quello che le squadre di Italiano hanno mostrato in questi anni.
“Contro l’Atalanta ho visto una squadra che sa soffrire. Quando siamo rimasti in dieci abbiamo anche abbassato il baricentro, siamo stati un blocco granitico.
Domani dovremo cercare di limitarli senza lasciarci schiacciare o lasciargli prendere il sopravvento. Ovviamente a volte le qualità dell’avversario ti costringono anche a fare quello che non hai in mente.
Sarà importante non subire o rischiamo di far crescere l’avversario minuto dopo minuto.
Abbiamo studiato un bel po’ il Liverpool, visto cosa sanno fare con il nuovo allenatore.
Ci sono giocatori che danno spettacolo ormai da anni.
Non puntiamo sul fattore sorpresa, ma sullo scendere in campo con rispetto ma senza paura, senza quel timore che non fa fare due passaggi consecutivi.
Domani in campo saremo undici contro undici, i sessantamila saranno dietro linee del campo e saranno fuori a guardare.
Dobbiamo pensare solo a quello che faremo in campo e come agiremo. Appena l’arbitro fischierà l’inizio, i ragazzi si concentreranno sulla partita”.
Due battute anche su Orsolini, che ha sofferto nelle prime uscite stagionali perdendo anche la fascia di capitano, e sui giovani Casto, Fabbian e Urbanski.
“Orsolini ha fatto meglio rispetto alle partite precedenti, l’ho visto più presente e sgusciante. Mi è piaciuto, poi siamo stati costretti a prendere decisioni diverse a causa dell’inferiorità numerica.
Per quanto riguarda la fascia, ho parlato con i ragazzi, ruoteremo dandola ai più rappresentativi, i quattro o cinque che trascinano il gruppo.
Sono convinto che questo responsabilizzerà tutti. Ognuno sa di essere importante per la squadra. Lo sa Orsolini e lo sanno tutti.
Per quanto riguarda Urbanski, Castro e Fabbian, stanno facendo davvero bene.
Nel calcio bisogna crescere in fretta, diventare adulti in maniera rapida e veloce. Vedo tanta intelligenza calcistica, qui hanno intrapreso una bella strada.
Sono sono convinto che questa partita, questo palcoscenico, l’ambiente e gli avversari li stimolerà ad andare ancora più forte.
Domani dobbiamo portare via spunti interessanti, imparare, mettere tante cose nel nostro bagaglio di un percorso nuovo, per me e per loro”.
Anfield non è una novità per Skorupski che era in panchina nella Roma che nel 2018 perse 5-2 la semifinale di Champions League nella bolgia della Kop.
Il portiere era presente in conferenza al fianco del suo allenatore:
“Oggi per me è molto più bello, perché vengo qui da protagonista, come uno dei giocatori più importanti del gruppo che ha conquistato la Champions.
Nella Roma ero il secondo. Voglio fare bene per me, per la società e la città che se lo merita. Cercheremo di fare la nostra partita, con rispetto per il Liverpool ma nessuna paura”.
Articolo a cura di Giorgio Capodaglio – Sportpress24.com