Arresti e indagini nel mondo degli ultras di Milano.

Un’inchiesta ha scosso il mondo del calcio a Milano. Sospette infiltrazioni mafiose nelle curve di San Siro, 19 arresti, oltre 50 perquisizioni
La Procura di Milano ha avviato anche un procedimento di prevenzione nei confronti di Inter e Milan. In parallelo alla maxi inchiesta sulle tifoserie organizzate dei due club che non sono indagati e sono considerate “soggetti danneggiati”. Le società dovranno dimostrare in un contradditorio di aver tagliato i legami con gli ultras. In particolare di aver predisposto modelli organizzativi per evitare infiltrazioni nei business collaterali al calcio come biglietteria, parcheggi, merchandising che sono al centro dell’inchiesta. In caso contrario i pubblici ministeri potrebbero chiedere alla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano di disporre l’amministrazione giudiziaria nei confronti dei club con l’obiettivo di affidarle a un commissario per ‘bonificare’ la situazione.
Ecco cosa rischiano Inter e Milan

Il procedimento di prevenzione cui sono stati sottoposti i club è una misura “terapeutica”. Ma le società dovranno dimostrare di aver reciso i rapporti con le Curve. Le indagini, gli arresti e, immediatamente, le “contromisure”. Inter e Milan, non indagate e formalmente parte lesa nella questione ultras, sono state sottoposto a procedimento di prevenzione da parte della Procura ma, proprio in seguito a questo provvedimento, dovranno dimostrare innanzitutto, in un contraddittorio, di aver reciso i legami con il mondo delle Curve soprattutto per quanto riguarda la gestione dei biglietti. La questione, non banale, potrebbe condurre a misure in qualche modo “restrittive” anche se del tutto “terapeutiche” (tali, cioè, da isolare Inter e Milan da eventuali infiltrazioni mafiose) fino ad arrivare a un provvedimento di amministrazione giudiziaria.

Articolo a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com

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