Emanuele Bezzi e Gabriele Vietti, atleti Down della Nazionale Italiana di tennis, hanno conquistato il titolo di Campioni del Mondo nel doppio, con Bezzi che è anche Vicecampione nel singolo
Sono passati circa 15 giorni dal termine delle Paralimpiadi di Parigi e tutto tra il silenzio e la poca attenzione a ragazzi speciali che molto probabilmente avrebbero meritato una vetrina più importante.
Discipline svolte da atleti che amano la vita e che apprezzano quello che hanno senza dare risalto a soldi, gossip o semplicemente mettersi in mostra sui Social.
Stessa cosa successa ai Mondiali di Annecy, in Francia.
E’ quello che è successo alla Nazionale Italiana di Tennis con la Sindrome di Down Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo-Relazionali).
L’Italia ha conquistato il titolo di campione del mondo nel doppio, classe II2.
Emanuele Bezzi e Gabriele Vietti, dopo una settimana di gare sotto la pioggia con una temperatura invernale, hanno sconfitto in finale i temibili australiani Timothy Gould e Aman Ramadani con il punteggio di 4-0 e 4-1.
Un percorso netto nella spedizione di Parigi, dove questi ragazzi non hanno deluso in una finale bellissima e di alto livello tecnico.
Nel singolare, Bezzi ha incontrato in finale lo stesso Gould, che lo ha però sconfitto per 6-1,6-4, dando all’azzurro anche il titolo di vicecampione nel mondo.
CT Morgante: “Grande soddisfazione”
“Una grande vittoria per l’Italia che spero possa far capire quanto potenziale ci sia nel tennis. Siamo ancora una volta sul tetto del mondo nel doppio II2, una grande soddisfazione”.
Nella rassegna iridata di Annecy hanno preso parte anche atleti delle classi II1 (atleti con q.i.<75) ed II3 (atleti autistici ad alto funzionamento).
La squadra azzurra, composta da nove atleti, con un giusto mix di esordienti ed esperti (4 gli esordienti di cui 3 sotto i vent’anni), non ha sfigurato, ma il divario tra le nazioni più forti, come l’Australia, la Gran Bretagna e la Francia è ancora ampio.
Giuseppe Corbisi: “Esperienza Fantastica”
Soddisfazione, entusiasmo e un pizzico di commozione nelle parole del siciliano Giuseppe Cobisi, uno dei tecnici componenti della spedizione azzurra, che dichiara:
“È stata un’esperienza fantastica che ci ha ripagati dei sacrifici, del freddo, della pioggia che abbiamo trovato ad Annecy. I ragazzi sono stati encomiabili e si sono confrontanti benissimo con atleti di altissimo livello internazionale.
Abbiamo presentato una squadra composta da cinque atleti autistici e una da quattro con sindrome di Down, conquistando il titolo mondiale con quest’ultima.
Per quanto riguarda la formazione di atleti autistici, siamo ancora un po’ indietro rispetto alle Nazionali australiana, francese e britannica, ma sicuramente cresceremo e abbiamo studiato molto attentamente i nostri avversari.
Mi auguro e spero dunque che lavorando, entro i prossimi due anni, riusciremo a colmare il gap che abbiamo nei confronti di queste Nazionali davvero molto forti, che vantano un’esperienza con i loro atleti di almeno 15 anni.
Insieme agli altri tecnici Vincenzo Morgante e Gianni Gioia, abbiamo infatti appena iniziato ed è quindi importante il lavoro che stiamo facendo perché, sono certo, ci porterà a grandi traguardi”.
“Il nostro Riccardo si è comportato benissimo ed è arrivato quarto nel doppio per la sua categoria, sfiorando il bronzo, mentre nel singolare si né piazzato settimo.
Per essere alla sua prima esperienza ad un mondiale, si è comportato benissimo ed è in costante e continuo miglioramento. Sentirete parlare molto di lui”.
I Campioni del tennis…i veri Campioni…
Soddisfazione e felicità per questi ragazzi che hanno dimostrato una caparbietà incredibile in uno sport difficile e in una condizione particolare.
L’Italia e il mondo segue Sinner, Djokovic, Alacaraz e tanti altri Campioni. Che bello sapere però che ci sono anche Emanuele Bezzi e Gabriele Vietti, che forse la parola CAMPIONI, la meritano veramente più di molti altri…
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com