Manchester City, processo per violazione del fair-play finanziario: cosa rischia

Manchester City, 9 anni di violazioni del fair play finanziario: lunedì via al processo

Dopo anni di polemiche, lunedì si aprirà il processo contro  il Manchester City per violazioni del Fair Play finanziario. La Premier League imputa al club dello sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan di aver violato per 115 volte le regole imposte dall’Uefa.

In particolare, secondo le accuse, la squadra di Pep Guardiola, campione d’Inghilterra in carica, avrebbe infranto le norme di spesa per 9 anni, non fornendo informazioni accurate dal 2009 al 2018.

Cosa rischia

Quella di lunedì sarà la prima di una serie di udienze, per un processo che, secondo la stampa inglese, durerà dalle 8 alle 10 settimane. Il Manchester City, che nega tutte le accuse, rischia pesanti sanzioni, si parla perfino di ipotesi retrocessione. Per violazioni del fair play finanziario, nella scorsa stagione, la Premier League aveva già sanzionato l’Everton (-8 punti) e il Nottingham Forest (-4).

Il processo attirerà grande attenzione da ogni parte del mondo perché prima d’ora non era mai accaduto niente di simile. La società nega qualsiasi illecito ma le accuse sono pesanti: si parla di una condotta finanziaria irregolare, con l’aumento dei ricavi da sponsorizzazioni e violazione delle norme del Fair Play Finanziario.

Il Times ha provato a indagare a fondo prima dell’inizio dell’udienza interpellando un esperto dirigente di un club della Premier League. Secondo questa fonte le conseguenze potrebbero essere devastanti: “L’opinione generale che ho sentito è che una sanzione appropriata dovrebbe essere una detrazione di punti così consistente (stiamo parlando di una cifra compresa tra 70 e 80 punti) da garantire al City una stagione in Championship“.

Il volto del calcio inglese cambierebbe radicalmente se al City venissero inflitti 80 punti di penalizzazione che porterebbero a una retrocessione certa. Sarebbe la prima dal 2002, l’anno in cui la squadra è salita in Premier League riscrivendone completamente la storia. Nel caso più grave (che resta remoto e praticamente impossibile) si potrebbe andare incontro anche all’espulsione permanente dal campionato.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

UEFA.com

 

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