Sinner vince 7-5 7-6 (3) 6-2 ed è il primo italiano a raggiungere la finale degli Us Open
Jannik Sinner è il primo italiano della storia a guadagnarsi il pass per la finale degli Us Open. Dopo aver aver eliminato Daniil Medvedev ai quarti, sul cemento di Flushing Meadows il numero uno al mondo ha battuto Jack Draper in tre set (7-5, 7-6, 6-2) conquistando la qualificazione all’ultimo atto del torneo dopo una battaglia di tre ore.
Complice il caldo e l’umidità, gara dura e difficile all’Arthur Ashe Stadium di New York con l’azzurro che porta a casa un match combattuto facendo valere la maggiore solidità nello scambio e freddezza nei momenti chiave della partita. Durante il match attimi di paura per un problema al polso di Jannik poi rientrato.
In finale Sinner se la vedrà col vincente del derby americano tra Taylor Fritz-Frances Tiafoe.
Il match
L’equilibrio regna fino al settimo game. Sinner alza il ritmo, Draper va fuori giri: l’inglese sbaglia e cede il servizio. L’allungo dell’azzurro, però, non si materializza. Il numero 1 incappa in un imprevedibile passaggio a vuoto: cede la battuta a zero (4-4) e si torna in parità dopo un paio di scossoni. Nell’undicesimo game c’è il meglio e il peggio di Draper. Due ace per rimanere a galla ma soprattutto 3 doppi falli che permettono a Sinner di sfruttare la terza palla break e mettere la freccia (6-5). Stavolta l’altoatesino blinda il break e chiude il primo set: 7-5 in 57′.
L’inglese accusa il colpo e sbanda in avvio di secondo set: Sinner si vede offrire subito 2 palle break ma non trova la soluzione vincente, Draper esce dalle sabbie mobili e evita di complicarsi subito la vita. Anche l’azzurro balbetta regalando una chance per il break con un doppio fallo e anche lui finisce per cavarsela (1-1) al termine di due laboriosi game che durano in totale 20 minuti.
Il mancino di Sutton flirta a ripetizione con i guai: una palla break concessa nel terzo game, un’altra nel quinto. Per sua fortuna, Sinner non trova il colpo decisivo e non spacca in due il set. Draper soffre il caldo, dà di stomaco, ma non molla la presa e l’epilogo della frazione viene delegato al tie-break, che non ha storia. L’azzurro, che sembra non risentire del problema al polso rimediato dopo un rocambolesco e spettacolare punto, nel nono game, finisce per sfondare contro un avversario in riserva: archivia il 7-3 e si porta avanti 2 set a zero dopo 2h25′.
Draper prova a rimanere agganciato al match come un pugile che barcolla. Sinner tira dritto, vede il varco giusto nel sesto game e lo sfrutta: break, 4-2 e fuga fino al 6-2
Vale la vittoria e la qualificazione alla finale.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com
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