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US Open, il doppio azzurro Errani-Vavassori in finale ed è storia!

Il doppio Sara Errani, Andrea Vavassori la spunta in semifinale sulla coppia Grant Kovacevic in due set: 6-3 7-5. Sarà la prima finale di un doppio misto azzurro agli Us Open

Con il punteggio di 6-3 7-5 storica vittoria dell’Italia con Andrea Vavassori e Sara Errani nella semifinale del doppio misto agli Us Open che hanno prevalso sulla coppia Kovacevic Grant. I due tennisti italiani avevano già ottenuto il record, quello di giungere per primi alla semifinale di Flushing Meadows ed ora si trovano ad accedere alla finale, andando alla ricerca della vittoria.  La coppia azzurra ha superato i padroni di casa Aleksandar Kovacevic e Tyra Grant in poco più di un’ora e un quarto.

Nella finale in programma giovedì 5 settembre gli italiani affronteranno la coppia statunitense composta da Taylor Townsend e Donald Young, che hanno battuto la coppia Sutjiadi/Bopanna per 6-3, 6-4. Si tratta del miglior risultato di sempre ottenuto dal tennis italiano, che mai prima d’ora si era spinta fino alla finale con una coppia completamente azzurra.

Zverev: “Non ho fatto nulla per meritare di vincere”

Alexander Zverev termina il suo cammino ad un passo dalla semifinale a Flushing Meadows, sconfitto da un entusiasmante Taylor Fritz, che si è imposto in quattro set. Tedesco che si è mostrato parecchio scosso dopo l’incontro, sorpreso dall’inefficienza del proprio rovescio. Ecco le parole di Zverev nella conferenza stampa post-match:

D. Sascha, la tua opinione sul match.

Alexander Zverev: “Non ho fatto nulla per meritare di vincere. È così semplice”

D. Perché pensi sia andata così?

Alexander Zverev: “Ho giocato malissimo. Il servizio e la risposta sono stati buoni in realtà. Dalla linea di fondo ho giocato in modo assolutamente orribile. Il mio rovescio, non ricordo da quando sono nel circuito, di aver colpito il mio rovescio così male. Non lo ricordo proprio. Voglio dire, mancavo colpi che erano in mezzo al campo senza ritmo, e a filo dalla rete. Terribile. Assolutamente terribile da parte mia. Il mio dritto era ok, in realtà. Il mio servizio era ok. Ma il mio colpo più affidabile, il colpo per cui sono più conosciuto, il colpo che normalmente alle 3 del mattino non sbaglierei mai. oggi non c’era assolutamente, e non ho parole per descriverlo, ad essere sincero

D. Mentre ciò accadeva, hai avuto paura a eseguire alcuni colpi che normalmente faresti?

Alexander Zverev: “Insomma, a un certo punto non sapevo più cosa fare. Ad un certo punto avevo così tante domande nella mia mente. Non avevo assolutamente idea se dovevo provare, se dovevo mettere la palla in campo. Poi ho provato a mettere la palla in campo, ma è andata in fondo alla rete. Qualche colpo l’ho fatto, sono andati a vuoto. Il fatto è che sbagliavo i colpi, li mancavo di circa due metri e mezzo, colpi normali dalla linea di fondo. Non lo so. Non ho risposte al momento. E non dite che Taylor non meritava di vincere. No, meritava assolutamente di vincere oggi. Non gli sto togliendo nulla. Ha giocato un buon match. Non ho fatto nulla per meritare di vincere”

D. È il momento in cui sei più frustrato dopo una partita da molto tempo?

Alexander Zverev: “Si, di gran lunga più arrabbiato da molto tempo a questa parte”

Dipartita agrodolce per Zverev però che da lunedì prossimo supererà Carlos Alcaraz e Novak Djokovic nella classifica mondiale ATP, portandosi alle spalle di Jannik Sinner come numero 2 del circuito.

E’ festa USA: sarà derby in semifinale con Fritz, un americano in finale a New York dopo 18 anni

Grigor Dimitrov regge per due set, poi crolla dopo un problema muscolare alla gamba sinistra. Tiafoe passa per 6-3 6-7 6-3 4-1 e ritiro Dimitrov, accendendo la festa americana. In semifinale infatti Tiafoe troverà Fritz per una sfida tutta made in USA. Un americano torna in finale a Flushing Meadows 18 anni dopo l’ultima volta di Andy Roddick.

Gli americani si prendono così la tanto attesa finale maschile che mancava da 18 anni, per un titolo che addirittura non vincono da 21, quando nell’edizione 2003 Andy Roddick superò Juan Carlos Ferrero diventando n°1 del mondo. Uno tra Fritz e Tiafoe, così, sfiderà domenica uno tra Sinner, Medvedev, Draper o de Minaur. Vedremo quale effettivamente tra questi tennisti arriverà all’ultimo atto. Solo lì potremo capire se gli Stati Uniti avranno modo di sfatare il loro digiuno diventato ormai maggiorenne.

Navarro: “Zheng e Sabalenka hanno colpi potenti. Le affronterò in modo simile”

Emma Navarro approda in semifinale allo US Open, mettendo fuori dai giochi Paula Badosa. Spagnola che ha comandato nel secondo set con un ampio margine di vantaggio, ma è stata rimontata dalla statunitense, che sfiderà in semifinale la vincente della sfida Zheng-Sabalenka. Ecco le parole di Emma Navarro in conferenza stampa:

D. Il tuo pensiero sulla vittoria.

Emma Navarro: “Sì, una bella vittoria oggi. Credo che le cose non si prospettassero grandi cose nel secondo set, ma ho cercato di essere di essere molto forte, di rimanere lì. Farle colpire una palla in più. Ho pensato che se fossi riuscita a racimolare qualche punto in più nesgli scambi più lunghi, magari mettendole un po’ di pressione, sentivo che avrei potuto rimontare e magari chiudere la partita in due set”

D. Hai parlato di quando eri sotto di 5-1, quando hai vinto quei quattro punti consecutivi, che cosa hai percepito dal momento in cui hai intravisto una possibilità?

Emma Navarro: “Sì, credo di aver sentito che, anche se era in vantaggio per 5-1, 5-2, dopo quel gioco, ho avuto la sensazione che lei non fosse del tutto fiduciosa nella sua capacità di chiudere quel set, così ho pensato che, se fossi riuscita a spingere un po’ e a e farla preoccupare nel suo turno di servizio, forse sarei riuscita a rientrare . Sì, penso che a volte sei in campo e ti immagini di giocare un terzo set. Quando ero in campo, non mi immaginavo di giocare un terzo set. Sentivo che, non so, potevo rimontare e chiudere in due”

D. A Wimbledon, dopo aver battuto Naomi, hai detto di essere sopraffatta dal pensiero che stavi giocando sullo stesso campo su cui avevano giocato Roger e Rafa. Hai pensato a questo oggi, alle persone che ti hanno preceduto sull’Ashe?

Emma Navarro: “No, non lo ero. Sono stata concentrata al 100%, credo, oggi. Guardando al passato e ricordando chi ha giocato prima, Serena che è venuta qui l’altro giorno, è pazzesco che tutte le leggende del nostro sport abbiano giocato su quel campo. Hanno camminato fino alla stessa linea di fondo che io sto percorrendo per servire, è pazzesco. Mi sento sicuramente molto grata di poter salire su quel palcoscenico e di giocare il tennis che sto giocando e di avere un’altra opportunità di farlo tra un paio di giorni”

D. Hai ringraziato tuo padre dopo la partita. Il tennis è uno sport costoso. Quanto ti hanno aiutato le risorse della tua famiglia all’inizio?

Emma Navarro: “Sì, credo di aver avuto accesso ai campi da gioco fin da giovane.  Ho potuto allenarmi con altri bambini. Ho avuto allenatori che mi hanno aiutato, sicuramente. Ma credo che molti ragazzi abbiano accesso a questo, soprattutto negli Stati Uniti, penso che sia bello che il nostro sport stia crescendo e che sempre più ragazzi abbiano a disposizione risorse di questo tipo. Quindi, di sicuro ha giocato un ruolo importante nel permettermi di essere dove sono ora e, sì, sono super grato di aver avuto queste di aver avuto queste risorse da bambina”

D. Cosa ne pensi Zheng come giocatrice? Riguardo, invece, Aryna?

Emma Navarro: “Sì, è una grande giocatrice.  E Sabalenka, simile. Grande servizio, grandi colpi da fondo. Quindi probabilmente affronterò questi due match in modo simile in termini di aggressività e di spinta contro i loro colpi potenti. Come sempre, cercando di fare qualche punto più lungo e di fargli colpire una palla in più”

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

 

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