Termina la sfida valida per la terza giornata del campionato Italiano di Serie A tra Udinese e Como, con i friulani che conquistano i 3 punti.
Approccio complicato per Cesc Fabregas, travolto dalla Juventus e Udinese, trovando un solo punto con il Cagliari in trasferta.
Per il primo quarto di gara le squadre sono e equilibrate ma al minuto 17’ si iniziano a intravedere i primi segni di reazione.
L’occasione arriva proprio dal Como, con Cross dalla destra di Iovine, Okoye in tuffo allontana con una mano, nello spazzare arriva Da Cunha che conclude verso la porta ma manca lo specchio.
Al 32’ minuto stacco di testa del Gallo Belotti, ma la palla esce di poco.
Como che attacca nel disperato tentavi di sbloccare il risultato.
Al 40’ minuto arriva la combinazione della squadra con Perrone che viene servito all’ingresso dell’area ma spara la conclusione sopra la traversa.
Purtroppo al 43’ minuto, arriva la beffa dell’ Udinese con il goal di Brenner, cross dalla destra di Ehizibue, Brenner ai coordina in girata e di prima intenzione batte Reina con una conclusione sporca.
Reazione sul raso della fine del primo tempo per gli ospiti di casa con Strefezza, destro di prima da fuori area dopo un ottimo lavoro di Belotti per servirlo ma il tifo finisce fuori di poco.
SECONDO TEMPO
Si ritorna in campo con la prima reazione della ripresa da parte dei friulani con Da Cunha, tiro da fuori area, ma disinnesca tutto Okoye sul 49’ minuto.
La vera occasione nel secondo tempo per il Como arriva al 71’ con Nico Paz, mancino da fuori a incrociare ma la palla finisce fuori al lato di poco.
L’Udinese non ci sta e pochi minuti dopo, al 74’ minuto ha la possibilità di raddoppiare, torre di Iker Bravo che fa la sponda per Davis, girata al volo del centroavanti inglese che va fuori di pochissimo
Udinese che difende il risultato cercando di ribaltare il Como e al 84’ minuto Ekkelenlamp verticalizza per Ehizibue, appoggio al centro per Iker Bravo chiuso all’ultimo dall’intervento decisivo di Van Der Brempt.
Un bagliore di speranza arriva nei minuti di recupero del secondo tempo, nell’area dei friulani cè un tocco di braccio di Payero che viene punito con un calcio di rigore per il Como, parte Cutrone ma sbaglia.
LE PAGELLE DI UDINESE-COMO
UDINESE
Okoye 6 – Attento come sempre, anche in una partita dove non ha particolari interventi da svolgere.
Kabasele 6,5 – Fa tutto bene nella sua zona di campo.
Bijol 6,5 – Solido mentalmente e fisicamente.
Giannetti 6 – Ci mette fisicità per non farsi superare.
Ehizibue 7 – Sgasa con la sua ottima gamba e pennella anche l’assist per il gol di Brenner.
Karlstrom 6 – E’ bravo a tenere sotto controllo la sua zona di competenza senza né andare sotto né esagerare.
Lovric 6 – Uomo d’ordine senza troppi svolazzi.
Zemura 5,5 – Partita non del tutto sufficiente a causa di una disciplina tattica che va ad intermittenza.
Thauvin 6 – Oggi non è sprint come domenica scorsa contro la Lazio, ma le iniziative non mancano.
Brenner 7 – Sigillo pesantissimo il suo in una partita non proprio indimenticabile.
Lucca 5,5 – Un po’ isolato, si perde nelle sportellate con la difesa avversaria.
COMO
Reina 6 – Sul gol subito può poco, per il resto svolge ordinaria amministrazione.
Iovine 5 – In occasione del gol dell’Udinese ha le sue belle colpe.
Dossena 6 – Partita onesta la sua.
Kempf 6,5 – Impermeabile dietro, quando può si sgancia creando pericoli davanti.
Moreno 6 – Dalla sua parte succede poco, lui è bravo a tenere la situazione tranquilla.
Strefezza 6 – Ci prova da lontano e poi anche con alcune serpentine. Apprezzabile lo spirito.
Mazzitelli 5,5 – Perde un po’ di intensità prima di essere sostituito, in una gara condizionata dal caldo.
Perrone 6 – Prestazione di buona solidità la sua.
Da Cunha 6 – Qualche spunto e tanta attenzione.
Belotti 6 – Nel “poco” di una partita difficile, ha comunque il merito di muoversi e provare a cercarsi delle occasioni, anche se non riesce a concretizzare.
Cutrone 4 – Sbaglia un rigore pesantissimo per i suoi a tempo scaduto. Un penalty che, se segnato, sarebbe valso il pareggio.
All. Fabregas
Foto da X – Articolo di Guglielmi Dario – Sportpress24.com