Atletica, Golden Gala “Pietro Mennea”: Conferenza Stampa. Tamberi, Jacobs e Diaz grandi protagonisti
Nella mattinata di oggi si è tenuta la Conferenza Stampa di presentazione del Golden Gala “Pietro Mennea”, che avrà luogo nella serata di domani presso lo Stadio Olimpico di Roma. Hanno preso parte alla conferenza gli azzurri Marcell Jacobs (100), Gianmarco Tamberi (alto) e Andy Diaz (triplo), fresco del bronzo olimpico nel salto triplo. Presenti anche il botswano Letsile Tebogo (100), gli statunitensi Ryan Crouser (peso) e Tara Davis-Woodhall (lungo) e l’australiana Nina Kennedy (asta).
Marcell Jacobs
Marcell durante la conferenza ha spiegato di aver affrontato una serie di infortuni e difficoltà negli ultimi anni che hanno ostacolato la sua preparazione e il raggiungimento di tempi che sapeva di poter ottenere. In una stagione ricca di grandi cambiamenti, quali il passaggio a un nuovo allenatore e il trasferimento negli Stati Uniti, Jacobs si dichiara soddisfatto del suo operato.
In merito ha dichiarato: “Ho avuto un po’ di difficoltà all’inizio della stagione nel cercare di mettere insieme i vari elementi della preparazione che avevamo costruito. Questo ha fatto sì che impiegassi più tempo per ritrovare la forma e trovare le giuste condizioni per correre al meglio. Tuttavia, sono contento di aver avuto un’ottima stagione e di aver riconquistato una finale olimpica. Ho dato tutto quello che avevo e, dopo le Olimpiadi, riuscire a correre ancora sotto i 10 secondi ha un gran valore e mi conferma che stiamo lavorando nel modo giusto.”
Riguardo alla finale olimpica di Parigi 2024, Jacobs ha riconosciuto la mancanza di una costanza nel gareggiare di nuovo a quei tempi e, soprattutto, a quel livello. Ha inoltre aggiunto di non essersi sentito completamente sciolto e libero; ciò ha ostacolato di gran lunga la sua performance.
L’obiettivo di correre sotto i dieci secondi, e averlo fatto di nuovo un tempo di 9.80, è stato raggiunto. Adesso per Jacobs l’aspetto più importante è divertirsi e godere delle ultime gare della stagione. Conclude la conferenza dichiarando: “sono sicuro che per la prossima stagione riusciremo a tirare fuori quello che, purtroppo, quest’anno non sono riuscito a tirare fuori”.
Un approccio positivo questo di Jacobs, che dimostra di praticare la corsa per piacere e non perché rappresenta un dovere.
Gianmarco Tamberi
Reduce della sfortunata e dolorosa finale olimpica, accompagnata da due coliche renali e il sogno infranto di chiudere la sua carriera sportiva dopo Parigi 2024, Tamberi dichiara di sentirsi meglio da un punto di vista fisico, mentre da un punto di vista mentale ancora non molto: “le giornate sono molto altalenanti. Ci sono momenti in cui mi sento meglio, soprattutto dopo la gara in Silesia che mi ha permesso di mettere qualcosa tra me e le Olimpiadi, perché adesso quando ripenso al mio ultimo salto penso a quello che è una cosa diversa rispetto a quanto fatto a Parigi. Tuttavia, non tutte le mattine mi sveglio con il sorriso”.
La motivazione per rimettersi in gioco, lavorare sodo e mostrare il suo vero valore è molto alta, soprattutto in vista dei prossimi Campionati Mondiali che si terranno a Tokyo nel 2025.
Riguardo al futuro della sua carriera, Gimbo non esclude la possibilità di continuare a gareggiare, lasciando aperta la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles 2028: “se decidessi di partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles, si aprirebbero nuovi progetti e un nuovo capitolo della mia vita e carriera. Dovrei riflettere attentamente su come, con chi e perché intraprendere questo percorso. Ho dedicato gli ultimi anni della mia carriera a prepararmi al meglio per Parigi; ora, se dovessi guardare a Los Angeles, dovrò riprendere tutte le carte in mano e capire di nuovo tutto quanto”.
Andy Diaz
Diaz esprime di non essere completamente soddisfatto del bronzo olimpico e rivela le difficoltà e le emozioni vissute durante la trasferta olimpica: “il giorno della qualificazione per la finale olimpica, ho avuto delle difficoltà inaspettate. Non riuscivo a eseguire correttamente la rincorsa e sembravo un bambino, non riuscivo a saltare come avrei voluto. Nonostante la buona preparazione mentale e l’emozione positiva, avevo problemi tecnici. Fortunatamente, sono riuscito a passare in finale, dove la situazione è stata completamente diversa. Ero motivato, felice e consapevole di rappresentare la Nazione, e sapevo che non potevo tornare in Italia senza una medaglia. In finale ero tranquillo e rilassato e aver fatto un buon risultato al primo salto è stato liberatorio e di enorme aiuto per i tentativi successivi”.
Dopo una stagione dove non ha potuto gareggiare a causa di problemi fisici, Diaz sente che la sua stagione è appena iniziata e che i suoi migliori risultati devono ancora uscire. Inoltre, si dichiara pronto ad affrottare tutto quello che verrà.
Articolo a cura di Sabrina Pendenza – Sportpress24