Il calciatore uruguaiano Juan Izquierdo è morto all’ospedale Albert Einstein di San Paolo in Brasile alle 21.38 ora locale in seguito ad “arresto cardiorespiratorio associato ad aritmia cardiaca”
Non ce l’ha fatta Juan Manuel Izquierdo. Il difensore uruguaiano del Nacional di Montevideo è morto ieri sera, 27 agosto (alle 21:38 ore locali), a San Paolo, in Brasile. Ricoverato all’ospedale Albert Einstein in gravissime condizioni, il giocatore di 27 anni è deceduto cinque giorni dopo essere crollato in campo, al minuto 84, a causa di un «arresto cardiorespiratorio associato ad aritmia cardiaca» durante il match di Copa Libertadores tra la sua squadra, il Nacional Montevideo appunto, e il San Paolo, allo stadio Morumbi, valida per l’andata degli ottavi di finale. Izquierdo lascia una moglie e due figli: il più giovane, un maschietto, è nato a inizio agosto.
Il cordoglio del Club
«Con il più profondo dolore e shock nei nostri cuori, il Club Nacional di Football annuncia la morte del nostro amato giocatore Juan Izquierdo. Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla sua famiglia, ai suoi amici, ai suoi colleghi e ai suoi cari. Tutto il Nacional è in lutto per la sua irreparabile perdita. Juan sarai con noi per sempre», si legge nel post.
Secondo l’ultimo bollettino medico emesso dall’ospedale Albert Einstein dove l’atleta era stato ricoverato in gravi condizioni, il calciatore è deceduto a causa di una «morte cerebrale dovuta a un arresto cardio-respiratorio associato ad aritmia». Izquierdo si era sentito male, collassando in campo.
Articolo ed immagine di copertina a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com