Un dolore straziante avvolge quest’oggi tutto il mondo calcistico: Sven Goran Eriksson è deceduto. L’Ex allenatore della Lazio che vinse lo scudetto oltre che di molte squadre in Serie A (e nazionali) era malato da tempo, aveva un tumore al pancreas.
Come spiega un breve comunicato, Eriksson è morto questa mattina di lunedì 26 agosto nella sua casa, circondato dai familiari: la figlia Lina, il figlio Johan con la moglie Amana e la nipote Sky, il padre Sven, la fidanzata Yanisette con il figlio Alcides, il fratello Lars–Erik con la moglie Jumnong. “La famiglia chiede rispetto per il loro desiderio di piangere in privato e di non essere contattati. Le condoglianze e i saluti possono essere lasciati sul sito web www.svengoraneriksson.com”, si legge nella nota.
Prima di morire, Eriksson ha potuto dare l’ultimo saluto a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di averlo nella propria vita in un modo o nell’altro. Nessuno è stato escluso, ogni tifoso, club, staff e calciatori hanno potuto abbracciarlo e manifestargli tutto il loro affetto prima che sia troppo tardi. Purtroppo quel giorno è arrivato ed un grande velo di tristezza avvolge tutti quanti. Un’altra anima meravigliosa in un modo dove i sani principi latitano sempre più ci lascia. Lo fa con quell’eleganza unica e aplomb che l’aveva contraddistinto nella sua via e che lo ha fatto inevitabilmente entrare nella vita di tutti noi.
SEMPRE CON IL SORRISO ANCHE DOPO LA TERRIBILE NOTIZIA
L’eleganza di Eriksson non è mai mancata anche dopo la terribile notizia del tumore. Riusciva a parlarne come se fosse la cosa più normale del mondo. Era lui che rassicurava chi lo amava e non viceversa. Questa un ulteriore dimostrazione della persona meravigliosa che era: “Sono collassato improvvisamente mentre facevo una corsa di cinque chilometri, dopo un consulto medico ho scoperto di avere avuto un ictus e che avevo già un tumore. Non so da quanto tempo, forse un mese, forse un anno. In realtà nessuno può esserne sicuro con certezza, è meglio non pensarci. Puoi in qualche modo ingannare il tuo cervello, pensare positivo e vedere le cose nella maniera migliore, non perderti nelle avversità, perché questa ovviamente è la più grande di tutte, ma ricavarne comunque qualcosa di buono da questa esperienza”.
IL MESSAGGIO DI ADDIO DI SVEN GORAN ERIKSSON
Non molti giorni fa era stato presentato il suo documentario che racconta la sua vita su Amazon Prime. Toccate il messaggio di addio espresso immerso nel paesaggio della campagna svedese vicino alla casa di Sunne. Sven Goran Eriksson salutava così tutti coloro che lo hanno amato in tutti questi anni: “Penso che siamo tutti spaventati dal giorno in cui moriremo, ma la vita riguarda anche la morte — ha spiegato l’ex allenatore all’interno di un documentario, dal titolo «Sven» che racconterà la sua vita su Amazon Prime —. Spero che alla fine la gente dirà, sì, era un brav’uomo, ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto, allenatori, giocatori, il pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela“, il tutto concluso con un «ciao» finale ed il suo dolcissimo sorriso.
Si sapeva che purtroppo questo girono sarebbe arrivato un giorno, ma nessuno si aspettava così presto o forse tutto il mondo calcistico che lo ha amato voleva illudersi che un giorno avrebbe vinto questa durissima battaglia. Lascia un grande vuoto in tutti noi. Ci mancherai Sven.
Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com