Sinner, caso doping: Kyrgios non ci sta. Pietrangeli: “Io avrei fatto ricorso…”

Kyrgios all’attacco di Sinner: “Doveva essere fermato 2 anni per il doping”

L’indagine rimasta “segreta” e lo stop provvisorio evitato. Quindi la sentenza: contaminazione involontaria. La positività al doping di Jannik Sinner agli Indian Wells, chiusa con una sostanziale assoluzione da parte dell’Itia, ha scatenato diverse reazioni nel mondo del tennis. Anche perché diverse sentenze del passato – proprio riguardanti la contaminazione al Clostebol – sono state di diverso segno.

L’attacco più feroce al numero 1 al mondo è arrivato da Nick Kyrgios, l’istrionico tennista australiano: “Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita… dovresti stare via per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, bella”, ha scritto su X.

Ma il finalista di Wimbledon nel 2022 non è l’unico collega a essersi espresso contro la decisione presa dall’agenzia antidoping. Denis Shapovalov, ex numero 10 al mondo e oggi fuori dai migliori cento del ranking Atp, ha scritto sui social: “Non riesco a immaginare cosa stiano provando in questo momento tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per una contaminazione da sostanza (proibita, nda). Regole differenti per giocatori differenti”.

Il dubbio di Pietrangeli: “Perché gli hanno tolto punti se è innocente?”

Fra le tante voci che ora si esprimono sulla vicenda di Jannik Sinner, si aggiunge anche l’opinione di Nicola Pietrangeli, che in passato ha avuto qualche frecciatina da lanciare al tennista altoatesino.

Quello che non capisco è perché gli hanno tolto i punti e i soldi conquistati a Indian Wells se è innocente?“: l’ex capitano azzurro di Coppa Davis ha commentato così all’Adnkronos la vicenda che ha coinvolto Jannik Sinner, risultato positivo a un controllo antidoping durante il torneo di Indian Wells ad aprile 2024 ma totalmente innocente e scagionato dall’inchiesta di un Tribunale indipendente (Itia).

Io sono sicuro che Jannik sia innocente – ha aggiunto Pietrangeli – e al posto suo avrei fatto ricorso per farmi ridare i punti e i soldi che ha guadagnato nel torneo californiano“. E ancora: “Questo Tribunale indipendente mi convince poco, è una decisione che lascia dubbi. Credo che Jannik abbia deciso di non fare ricorso perché consigliato dai suoi legali ma se fosse successo a me io non avrei accettato una decisione a metà. Se sono innocente voglio i punti e i soldi che mi spettano“.

La sostanza rilevata nel numero uno del mondo è il Clostebol, ma è stata rilevata in quantità infinitesimale, inferiore a un miliardesimo di grammo. La positività a questa sostanza proibita gli era stata contestata in seguito a un controllo effettuato dall’International Tennis Integrity Agency. E’ stato appurato però che l’assunzione sia stata del tutto involontaria. Perciò Sinner non ha colpe.

Fino a prova contraria.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

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