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Master 1000 Cincinnati, la prima semifinale sarà Sinner-Zverev

Sinner rimonta un ottimo inizio di Rublev: l’italiano approda in semifinale

Jannik Sinner inaugura i suoi 23 anni con una vittoria importante e di carattere contro Andrey Rublev, reo di aver mollato troppo presto il piede sull’acceleratore in una partita che richiedeva il massimo dell’attenzione dal primo all’ultimo punto. Così non è stato e Sinner ringrazia, complice anche una crescita esponenziale dall’inizio del secondo set al termine della partita chiudendo 4-6 7-5 6-4.

1° set: Sinner parte male, Rublev ne approfitta

Il primo game di servizio da 23enne di Jannik Sinner è tutt’altro che memorabile. L’aggressività di Andrej Rublev gioca un ruolo fondamentale in questo frangente iniziale con Sinner molto più timoroso, a dimostrazione di un doppio fallo e di troppi colpi poco precisi. Fin qui è il dritto che sembra non sposarsi bene complice anche un campo troppo veloce e un vento che non aiuta, ma questo ovviamente vale per entrambi.

A tradire Jannik è anche un risposta complicata a causa di un grande Rublev, tutt’altro che un dettaglio. E se il russo cavalca l’onda di un primo set fin qui petto, Sinner appare poco reattivo anche nei movimenti, aspetto che contro un avversario del genere paghi. Quando Rublev si appresta a servire per il set, ecco che l’italiano riemerge e dopo un match andato ai vantaggi, tra una steccata di Rublev e un nastro fortunato, Sinner frena la cavalcata del russo.

Come accaduto però nel primo break subito della partita, un doppio fallo regala all’avversario un break che questa volta vale il set: di nuovo tanto Rublev e poco Sinner in questi 41 minuti iniziali.

2° set: riecco il vero Sinner!

Nel secondo set chi manca di precisione per primo è Rublev che con zero punti cede il servizio a Sinner. Invece che approfittare del passo falso di Andrej, Jannik restituisce il break dopo aver annullato una palla break su due. Il game però più negativo è quello successivo dove Sinner sbaglia ancora con il dritto non riuscendo a rientrare come si deve in partita con il colpo che di solito domina. Col passare del tempo però Jannik prende coraggio, ma sul più bello manca sempre il centesimo per fare l’euro: due breakpoint sprecati nel quinto game e altrettanti nel settimo tra ace del russo e di nuovo quei dannati errori di Sinner che raramente abbiamo visto così poco preciso.

La reazione c’è, anche se poco dopo l’italiano rischia grosso con due palle break concesse. La prima viene salvata con un ace, la seconda con quel dritto che fin qui ha causato più dispiaceri che altro. Il nono gioco è quello più incredibile, a partire da un punto fantascientifico di Sinner che nonostante la caduta nello scambio riesce a mette a referto il 15 della partita. Sinner, in momenti diversi, ha ben tre occasioni per strappare il break ma Rublev riesce a resistere e portare a casa l’hold più sudato della sua partita. Come detto però l’italiano si è ripreso ed è carico, a dimostrazione del break ottenuto su un errore di Rublev che steccando regala il 6-5 a Sinner.

Anche se non siamo nel pugilato, “ai punti” questo break è più che meritato per l’altoatesino. Senza troppi patemi d’animo, nonostante un errore di rovescio, Jannik chiude 7-5.

3° set: ben cinque break, Sinner trionfa

Il terzo e decisivo set inizia nel migliore dei modi per il numero uno al mondo che sfrutta gli errori di Rublev per andare ai vantaggi e completare il disastro del russo, ultimato con break italiano e racchetta scagliata a terra. Rublev sempre più nervoso con passare del match. Il russo continua a sbagliare clamorosamente anche in risposta, dandosi la zappa sui piedi con continui errori anche nel suo secondo game di servizio dove offre a Sinner tre chance troppo ghiotte per andare sul 3-0. Piccolo passaggio a vuoto anche per Jannik con un break “a sorpresa” offerto a Rublev. 

La poca costanza di Rublev però è lampante e il manifesto è il controbreak di Sinner. Qua il russo perde completamente le staffe e sembra quasi alzare bandiera bianca. L’azzurro, nonostante un altro servizio perso, ha un vantaggio ormai troppo difficile da colmare soprattuto viste le condizioni mentali di Rublev. In maniera sportiva c’è da ammettere che è stato un peccato per il russo vedersi sfuggire così troppo facilmente il match di mano, soprattutto dopo l’ottimo inizio.

Per Sinner è stata come detto una prova di forza importante, a testimonianza di come Jannik sia concentrato e punti al massimo in questo torneo.

Jannik, attenzione alla classifica!

Nel ranking ATP, Alexander Zverev è l’unico che matematicamente può ancora scavalcare Sinner al termine degli US Open, anche se la combinazione è di difficile realizzazione: Zverev dovrebbe infatti vincere il torneo sia a Cincinnati che agli US Open, salendo così a quota 9275, mentre Sinner, che ripartirebbe a New York da quota 8980non dovrebbe andare oltre gli ottavi di finale.

Nella Race ATP Jannik Sinner al momento è primo con 6800 punti, mentre Zverev fresco di vittoria ai quarti si porta a quota 5715, in terza posizione. Per diventare secondo, invece, il teutonico dovrebbe vincere anche lo scontro diretto con Sinner, salendo così a 5965, a -835 da Sinner, ma a +5 sullo spagnolo Carlos Alcaraz, al momento secondo con 5960.

In caso di successo finale a Cincinnati, invece, Zverev si porterebbe a quota 6315, a -485 dall’azzurro.

In aggiornamento.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

 

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