Master 1000 Montreal, fuori Cobolli, Sinner KO, Arnaldi in semifinale

Male gli italiani a Montreal: vince e passa solo Matteo Arnaldi

È una serata canadese agrodolce per i colori azzurri. Se (tra una goccia di pioggia e l’altra) la sessione serale del sabato del National Bank Open si era aperta con la sconfitta di Jannik Sinner, si è tuttavia conclusa con la vittoria più bella della giovane carriera di Matteo Arnaldi, che lo proietta in top30 e permette all’Italia di avere comunque un semifinalista a Montreal.

Tornando a Sinner, il n°1 del mondo è venuto in conferenza stampa dopo il suo match contro Rublev, dando i giusti meriti al suo avversario (“che è stato più bravo nei momenti importanti e ha meritato di vincere”, ha detto Jannik), ma anche ricordando che la sua condizione è ancora lontana dal 100%.

Jannik Sinner: “Non voglio darmi una percentuale perché non mi piace, però sicuramente la forma generale è lontana dal 100% e non è dove vorrei. Rublev ha giocato molto bene, io ho alzato il livello nel secondo set ma ad oggi non sono in grado di tenere quel livello lì. Dopo aver giocato uno o due punti lunghi ho avuto magari un calo di tre o quattro minuti che poi mi costa un break. L’evento più importante, però, resta lo US Open: fare miracoli da qui a Cincinnati non sarà possibile, l’obiettivo è essere di nuovo al 100% in vista di New York”.

Sì, spesso ci dimentichiamo della stagione che sto facendo. Ho vinto tante partite e ne ho perse veramente poche, con oggi siamo a 5 sconfitte in stagione. Non vedo il problema: so anch’io che non devo guardare a queste statistiche, però fino ad ora la mia annata è molto continua. Ho raggiunto almeno i quarti o meglio in tutti i tornei a cui ho partecipato. Sono in una posizione dove voglio giocare per vincere titoli, certo, ma ad oggi è ancora più importante tornare al massimo livello fisico e mentale. Sarà impossibile riuscirci fino a dopo Cincinnati, ma da lì in poi vedremo che cosa riuscirò a fare”.

Quando hai subito break ad inizio terzo set, e anche in altre occasioni, ti abbiamo visto piegato sulle ginocchia. È dovuto solo alla fatica o lo stress di dover giocare due partite in un giorno si fa sentire?

Jannik Sinner: “La spiegazione è molto semplice. Sono stato a letto per diversi giorni, giocare due match non è stato facile per nessuno, non è una cosa a cui siamo abituati di solito. Anche Rublev però era stanco: è stato il primo a trovare il break nel terzo e quello ha cambiato la partita. Andrey ha giocato meglio nei momenti importanti e ha meritato di vincere. Ho avuto alcune chance anch’io all’inizio del terzo, c’è stata un po’ di tensione nel primo game: può capitare.

L’inizio del terzo set è stato il turning point della partita?

Jannik Sinner: “Turning point o no, è stato tutto normale. Ero sotto 1-0, dovevo servire e ho giocato un brutto turno di battuta. Sicuramente il livello di fiducia cambia molto quando hai alcune chance, non le sfrutti e poi subisci il break. Poi Rublev ha servito molto bene per tutto il terzo set, bisogna accettarlo. Per me venire qui e fare questo risultato, anche se è andata così, è un buon risultato, specie considerando la posizione in cui sono”.

Giusto per essere sicuri, fisicamente è tutto ok?

Jannik Sinner: “Sì, tutto ok. Penso che queste cose siano più mentali che fisiche. Spero di poter tornare in forma al più presto, anche se fare miracoli in cinque giorni non sarà possibile. Non sarò al 100% a Cincinnati, ma voglio esserlo per lo US Open, che è l’evento più importante dello swing americano e l’ultimo Slam della stagione. L’obiettivo è quello”.

Arnaldi elimina Nishikori ed è in semifinale

Un meraviglioso Matteo Arnaldi si sbarazza 6-4, 7-5 di Kei Nishikori all’alba italiana (l’una di notte a Montreal) e approda per la prima volta in carriera alla semifinale di un Masters 1000. 

Domenica sera affronterà il russo Andrej Rublev, che ha sconfitto in tre set un esausto Jannik Sinner, anche lui costretto agli straordinari a causa della pioggia.

Ma la ‘gloria’ oggi è tutta per il sanremese, n.46 ATP, autore di una prova superba contro il giapponese, in tabellone con il ranking protetto da n.576

reduce dall’impresa agli ottavi con Stefanos Tsitsipas, mentre l’azzurro avanzava ai quarti grazie al successo su Davidovich Fokina.

Cobolli eliminato

Flavio Cobolli è stato eliminato al secondo turno il Masters 1000 di Montreal. Nella prosecuzione del match di secondo turno, interrotto giovedì dall’arrivo dell’uragano Debbie

(che ha poi costretto gli organizzatori a cancellare per intero il programma di venerdì), il 22enne romano, è stato sconfitto per 6-36-2 in un’ora ed undici minuti di gioco complessivi, dal francese Arthur Rinderknech (numero 65 al mondo) proveniente dalle qualificazioni, che per la prima volta raggiunge gli ottavi in un “1000”.

Zverev troppo solido per Rune. Ai quarti sfiderà Korda, avanti grazie al forfait di Ruud

Alexander Zverev piega in due set la resistenza di Holger Rune e si iscrive per la quarta volta ai last eight del National Bank Open in scena quest’anno a Montreal. Il tedesco continua a impressionare per solidità e si sbarazza di un Rune mai domo e coraggioso, impegnato a dimostrare i propri valore e capacità tecniche e tattiche per limitare un avversario debordante.

Il danese soccombe nel primo parziale per un solo break e ne rimonta un altro quando i buoi sembrano ormai scappati: riesce a confondere parzialmente il rivale ma nel tie-break finale è in ritardo da subito e il suo tentativo di ricucire lo strappo non va a buon fine. Bravo Holger, ma Sasha è semplicemente più forte: per l’amburghese l’avversario sarà l’americano Korda.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

 

 

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