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Olimpiadi, la Nord Corea premia i vincitori con appartamenti di lusso, auto e frigoriferi

Olimpiadi Nord Corea

Gli atleti nordcoreani presenti alle Olimpiadi di Parigi 2024 che soddisfano i desideri del leader supremo Kim Jong-un potrebbero aggiudicarsi appartamenti di lusso, automobili e perfino frigoriferi.

Da decenni si parla di punizioni crudeli per chi ottiene scarsi risultati, ma d’altro canto i vincitori di medaglie possono aspettarsi di essere trattati come dei re al loro ritorno.

Nel 2013, alcuni degli atleti più importanti della nazione totalitaria furono premiati per aver dominato le loro gare ai Giochi di Londra dell’anno precedente.

L’agenzia di stampa statale KCNA ha riferito che diversi atleti si sono trasferiti in case di lusso lungo il fiume Pothong, che scorre attraverso la capitale Pyongyang.

Anche le auto di lusso e perfino i frigoriferi erano in palio per chi si comportava bene, in netto contrasto con lo scettro dei lavori forzati per chi falliva.

Tra i vincitori della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra 2012 ci sono Om Yun-chul, An Kum-ae e Kim Un-guk

Il campione di sollevamento pesi Om era felicissimo in quel momento e ringraziò Jong-un per le sue “cure amorevoli e profonde”.

Secondo la KCNA ha affermato:

“Noi sportivi abbiamo potuto esaltare la dignità e l’onore della Corea del Songun (prima potenza militare) con medaglie d’oro nei giochi internazionali grazie alla profonda cura amorevole di Kim Jong-un, che ci ha sempre guidato in ogni partita, infondendoci forza e coraggio.”

Anche al maratoneta Kim Kum-ok è stato assegnato un appartamento di lusso commovendosi fino alle lacrime.

Ha dichiarato alla KCNA:

“Non riuscivo quasi a entrare nell’appartamento perché ogni stanza di questo meraviglioso appartamento è associata alle profonde cure amorevoli del Maresciallo (Jong-un) e sono rimasta profondamente toccata dalla benevolenza del riconoscente sistema socialista.

Ho realizzato ancora una volta con profonda intensità sotto quale amorevole cura stiamo vivendo.”

I nordcoreani a Parigi non hanno ancora raggiunto le vette di Londra, dove il loro paese vinse tre ori, ma con quattro medaglie vinte, un premio di lusso al ritorno potrebbe essere allettante.

Il piccolo contingente presente a Parigi ha vinto due argenti, uno nel tennistavolo e uno nei tuffi, e due bronzi, sempre nei tuffi e uno nel pugilato.

La prospettiva di un sontuoso ritorno a casa è ben lontana dalle punizioni che si suppone sono inflitte a coloro che falliscono

Il caso più famoso di punizione nei confronti di un atleta si verificò dopo che la nazionale  di calcio  raggiunse il secondo turno della  Coppa del Mondo del 1966  in Inghilterra.

Si dice che la squadra sia uscita a bere dopo la sconfitta contro  il Portogallo  per 5-3, il che ha provocato un ritorno a casa inorridito.

Si presume che l’allora leader Kim Il-sung abbia condannato i giocatori a uno dei gulag più famigerati della Corea del Nord-

Il disertore Kang Chol-Hwan affermò di averli incontrati nella selvaggia  prigione di Yodok  in un libro intitolato Gli acquari di Pyongyang.

Più di recente, il ribelle nordcoreano Kim Hyeong-Soo, fuggito dal Paese nel 2009, ha denunciato che atleti e allenatori sono condannati a mesi di lavori forzati se deludevano il loro leader.

Un anno dopo, la FIFA, l’organismo di governo mondiale del calcio, ha avviato un’indagine sulle accuse secondo cui la nazionale sarebbe nuovamente costretta a pagare per i propri fallimenti, questa volta dopo la vergognosa sconfitta per 7-0 contro il Portogallo ai Mondiali in Sudafrica.

Secondo quanto riferito, sono pubblicamente umiliati e il direttore costretto a lavorare nei cantieri.

Il suo destino ad oggi è sconosciuto.

Fonte The Sun – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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