In questa meravigliosa sesta giornata di gare alle Olimpiadi allo Stade de France, l’azzurro Mattia Furlani conquista la medaglia di bronzo nel salto in lungo.
È la Prima medaglia dell’atletica per l’Italia dall’inizio dei giochi olimpici di Parigi. Ottime notizie per Larissa Iapichino, che riesce a qualificarsi per la finale del salto in lungo femminile.
Buoni piazzamenti nella classifica mondiale per gli azzurri Pietro Arese e Sara Fantini. Niente semifinale per Alice Mangione nei 400 metri.
Mattia Furlani
Il diciannovenne reatino, figlio dell’ex altista Marcello Furlani e dell’ex velocista e coach Khaty Seck, ha spiccato il volo sulla pedana dello Stade de France, conquistando la medaglia di bronzo nel salto in lungo.
Una gara strepitosa quella che Furlani realizza nella sua prima olimpiade, nonostante sia ancora juoniores.
Al primo tentativo realizza subito 8.34 metri, la misura che gli garantirà il terzo posto sul podio, mentre al secondo arriva a 8.25 metri. Terzo e quarto tentativo sono nulli.
Replica la misura di 8.34 metri al quinto salto, mentre nell’ultimo salta a solli 8.27 metri.
Concentrato sin dall’inizio, il lunghista reatino ha saputo tirare fuori il meglio di sé, dimostrando al mondo il suo straordinario talento e fino a che punto può spingersi.
A precederlo è il giamaicano Wayne Pinnock, che chiude la finale in seconda posizione con la misura di 8,36 metri, a soli due centimetri di distanza dall’azzurro.
A salire sul primo gradino del podio è il greco Miltiadis Tentoglou, che conquista il secondo oro olimpico della sua carriera con la misura di 8,48 metri.
Emozionato per il risultato, ai microfoni di Rai Sport dichiara: “Non riesco a smettere di piangere.
È sicuramente l’emozione più grande della mia vita e per cominciare voglio ringraziare tutti coloro che mi stanno vicino sempre, e hanno permesso tutto questo.
Credo sia stata tecnicamente la mia migliore gara in carriera e sono proprio contento di come ho saltato.
L’anno scorso non ho passato le qualificazioni ai mondiali di Budapest e quest’anno sono terzo alle Olimpiadi, a dimostrazione che bisogna avere pazienza e dare fiducia ai giovani, perché tutti possono arrivare.
Spero che questa medaglia sia solo il punto di partenza per poterne conquistare tante altre. Un saluto a tutta l’Italia e a coloro che in tutti i modi mi hanno supportato negli ultimi giorni”.
Larissa Iapichino
Prima olimpiade anche per la lunghista Larissa Iapichino, figlia di Fiona May, ex atleta e due volte campionessa mondiale di salto in lungo, che nelle gare disputate questa mattinata, è riuscita a superare le qualificazioni e volare in finale dopo aver realizzato un salto di 6,87 metri.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate a termine della competizione:
“Sono molto felice della qualificazione, centrata al secondo salto (…) In assoluto non è stata una gara facile, ci sono ragazze molto quotate che non hanno fatto la misura.
Per la finale comunque si ripartirà tutte da zero, le altre saranno agguerrite ma anche io voglio dire la mia. L’atmosfera è bellissima e io sono felice di essere alle Olimpiadi”.
La finale è prevista per giovedì 8 agosto alle ore 20:00.
Pietro Arese
Il mezzofondista e siepista italiano classe ’99, bronzo europeo nei 1500, ha brillato nella sua prima finale olimpica dei 1500 metri.
Niente podio per Arese, che conclude questa importante competizione in ottava posizione con il tempo di 3:30.74. Corre un secondo e mezzo più veloce rispetto al suo precedente record, realizzato ad Oslo a fine maggio, di 3:32.13.
È la miglior prestazione della sua carriera realizzata finora.
Soddisfatto di quanto realizzato, a termine competizione commenta:
“È un tempo che mi premia per quanto ho fatto, sono fortunato, perché ho persone accanto a me che non mi mettono pressione e sanno cosa fare per darmi la giusta serenità. Queste per me sono cose importanti”.
Conquista il primo posto sul podio l’americano Cole Hocker, che realizza il nuovo record olimpico di 3:27.65. Seconda posizione per il britannico Josh Kerr, che chiude con il tempo di 3:27.79 (primato stagionale).
Terzo posto per lo statunitense Yared Nuguse in 3:27.80.
Sara Fantini
Dopo l’oro conquistato agli scorsi campionati europei a Roma lo scorso giugno, Sara Fantini si presenta allo Stade de France con alte aspettative, ma questa non era decisamente la sua serata migliore.
Una finale molto competitiva, dove realizza due lanci sotto i 70 metri e un nullo al terzo tentativo.
Si conclude in questo modo la finale olimpica per la martellista Sara Fantini, che riesce a piazzarsi solo in dodicesima posizione. A termine della competizione, ai microfoni dichiara:
“E’ stata la peggiore gara che abbia mai fatto – le parole dell’atleta di Fidenza – non mi sentivo me stessa. Ma lo sport è anche questo, la crescita passa anche da questi brutti step”.
Nonostante il risultato non rispecchi le sue vere capacità, non offusca il talento e la determinazione che ha dimostrato in ogni gara della stagione e i traguardi raggiunti finora.
Alice Mangione
Ottima prestazione per la quattrocentista Alice Mangione che, nonostante sia riuscita a stabilire il suo record personale nella disciplina in 51.07, è stata eliminata nella fase dei ripescaggi non ottenendo alcun pass per le semifinali.
Nonostante ciò, Mangione ha dimostrato una crescita notevole rispetto alle sue precedenti condizioni.
La rivedremo di nuovo in pista nelle batterie della staffetta 4×400 femminile, che si terrà venerdì 9 agosto alle ore 10:40.
Articolo a cura di Sabrina Pendenza – Sportpress24.com