Ogni settimana, la FIFA presenta un record della Coppa del Mondo. Questa volta tocca a quello di Hakan Şükür nel 2002.
Settembre 2011. In occasione dei 13° Campionati del Mondo IAAF, Usain Bolt taglia il traguardo nella 4×100 metri. “37,04 secondi!” grida il commentatore. “Finalmente abbiamo un record mondiale a Daegu”.
Preso dall’euforia per l’impresa del velocista giamaicano, il commentatore deve aver dimenticato che un primo record mondiale era già stato stabilito 11 anni prima nella città sudcoreana, durante la 17a Coppa del Mondo FIFA.
Con 36 gol in 73 partite internazionali, Hakan Şükür ha preso parte al Mondiale di Corea/Giappone 2002 come il beniamino del calcio turco.
Nonostante l’exploit della Turchia, che ha eliminato Giappone e Senegal prima di perdere contro il Brasile in semifinale, il 30enne capitano turco non segnava da otto ore e 22 minuti di gioco.
Si diceva che Şükür sarebbe stato escluso la partita per il terzo posto contro la Corea del Sud, ma Şenol Güneş gli ha dato un’ultima possibilità.
A Daegu, un solo gol è bastato al “Toro del Bosforo” per entrare nella storia dei Mondiali.
Ha dato il via alla squadra coreana di Guus Hiddink. Ma İlhan Mansız, scatenato, ha recuperato la palla dai piedi di Hong Myungbo e l’ha consegnata a Şükür, che ha battuto il portiere Lee Woonjae.
“Undici secondi”, ha gridato il commentatore. “È uno dei gol più veloci nella storia della Coppa del Mondo”.
Infatti, Şükür impiegò esattamente 10,8 secondi per segnare il gol più veloce e battere così il record stabilito da Václav Mašek, che segnò per la Cecoslovacchia contro il Messico, in Cile nel 1962.
Şükür ha poi fornito due assist a Mansız per la vittoria per 3-2 della Turchia e una medaglia di bronzo.
“Volevamo davvero ottenere una medaglia, ma volevo anche segnare”, ha detto Şükür. “Segnare ai Mondiali è una cosa unica e io non ci ero ancora riuscito”.
“È successo tutto così in fretta. È stato un vero sollievo, una gioia immensa. Sono tornato a casa con un gol ai Mondiali e una medaglia”.
Fonte FIFA.com – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com