Djokovic, il sogno è realtà: battuto Carlos Alcaraz, l’oro olimpico non è più un’ossessione
Ha aspettato 8 mesi per vincere il primo trofeo dell’anno, ma guardando al suo sterminato palmares era senza di dubbio quello importante, quello più cercato, più sofferto, fino a diventare un’ossessione. Novak Djokovic vince l’oro al quinto tentativo, da Pechino 2008 a Parigi 2024 e diventa il campione olimpico più anziano di sempre.
Nella finale remake di Wimbledon il Djoker batte Carlos Alcaraz in un match spettacolare, il più bello dell’anno: 7-6(3) 7-6(2) e si lascia andare ad una valle di lacrime. Djokovic completa così il Career Golden Slam (la vittoria nei 4 Slam più il primo posto alle Olimpiadi nel corso della carriera), impresa riuscita soltanto ad Agassi e Nadal nella storia del tennis. Lo spagnolo si deve accontentare dell’argento, Lorenzo Musetti chiude il podio col bronzo vinto sabato contro Auger-Aliassime.
Primo set stoico da parte del serbo che salva 7 palle break (5 nel solo 9° gioco) e poi ha la meglio al tie-break grazie ad una super risposta vincente sul 3-3 che ha dato il via al parziale di 4 punti a 0 dopo 93 minuti di battaglia.
Secondo set tirato che inevitabilmente va al tie-break dove lo spagnolo commette tanti errori ed il serbo è cinico nel farglieli pagare tutti.
Golden Slam Nole!
Si tratta del titolo che spetta a chi vince in carriera i quattro principali tornei dello Slam (Wimbledon, Roland Garros, Australian Open e US Open) più l’oro olimpico. Nei tornei al singolare c’erano riusciti solo in quattro nella storia del gioco: Rafa Nadal, Andre Agassi, Serena Williams e Steffi Graf, l’unica a farcela nello stesso anno solare, il 1988.
Ora c’è anche Nole in questa straordinare élite.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com