Sainz punge la Ferrari: “Non mi sento inferiore ad Hamilton”

Carlos Sainz vive i suoi ultimi gran premi da Ferrarista prima di passare il testimone al nuovo acquisto della rossa Lewis Hamilton.

Il pilota spagnolo, il suo contratto andrà in scadenza al termine del Mondiale, si racconta in un’intervista a GQ Magazine Spagna parlando della sua avventura con la scuderia di Maranello. L’ormai quasi ex Ferrarista coglie l’occasione per mandare qualche frecciatina  alla squadra che lascerà dopo 4 anni, proprio per far spazio proprio al pilota britannico vincitore di ben 7 titoli mondiali.

Una stagione cominciata in salita: “L’anno è iniziato in modo complicato tra il mio mancato rinnovo e l’arrivo di Hamilton. Poi l’operazione di appendicite. Comunque dopo la vittoria in Australia la stagione è andata piuttosto bene. Rimpianti? Non ne ho. Succede quando ci si rende conto di non avere il mezzo per vincere un Mondiale. In caso contrario sarebbe stato più difficile accettare di non aver sfruttato l’occasione. Anzi, analizzando le singole gare, quando ho avuto la macchina vincente, non ho sbagliato”.

Il pilota ora pensa al suo futuro: “La Williams è una squadra storica in F1. È vero, è una delle poche che mi restano. Lo stesso vale per Red Bull e Mercedes. Ci sono due o tre scuderie da valutare. Il futuro sembra ancora abbastanza incerto. Ho corso in cinque team diversi durante questi dieci anni, conservando un bellissimo ricordo di ogni scuderia. Non escluderei di tornarvi qualora si presentasse l’opportunità”.

SAINZ: “Hamilton? Capisco la scelta ma non mi sento inferiore a lui”

Sainz è ben consapevole del prestigio che porta il nome Hamilton e la bella combinazione che può nascere se associata al marchio Ferrari. Ma, vedendo i risultati degli ultimi anni del 39enne inglese e pur riconoscendone il valore assoluto, lo spagnolo non si sente assolutamente da meno, anzi:

 

Inferiore a Hamilton? Ovviamente direi di no. Ma credo che qualsiasi altro pilota direbbe lo stesso. Penso di essere la migliore opzione per qualsiasi squadra di Formula 1 perché, se non avessi questa mentalità, non sarei un pilota e non avrei un animo così competitivo”. Sainz ha poi aggiunto: “Comunque ovviamente capisco la decisione della Ferrari, l’opportunità di ingaggiare un sette volte campione del mondo e cosa può comportare per una squadra. Ecco perché, quando ho analizzato tutto con attenzione, non mi sono sentito male. “In fondo non verrò sostituito da un pilota qualsiasi, ma dal migliore della storia o da uno dei più grandi in questo sport”.

Ora testa ancora alla Ferrari, per salire sul podio nelle prossime gare e, perché No, provare a suscitare un sentimento di rimpianto per chi non ha voluto credere in lui nonostante i risultati portati.

Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com

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