Auronzo, Mister Baroni in conferenza stampa post Lazio-Triestina

Nel post partita di Lazio-Triestina, l’allenatore della Lazio, Marco Baroni, si è concesso alle domande della stampa: le sue parole

Bilancio del ritiro – Parto ringraziando la squadra perché ho trovato una disponibilità non scontata da parte dei ragazzi. E’ un gruppo unito, dove c’è grande cultura del lavoro e questo per noi è fondamentale. Abbiamo lavorato duro e questo serve per andare forte. Anche alcune problematiche che abbiamo avuto sono in linea con i carichi. Abbiamo chiuso con questa amichevole e contava finire senza infortuni.

Gruppo al completo o nuovi arrivi dal mercato – Ci saranno da fare delle uscite, la società sa benissimo cosa dobbiamo fare.

Guendouzi sulla trequarti – Questo gruppo sta lavorando bene e noi stiamo cercando di partire dalla mobilità offensiva e dei centrocampisti; la rotazione che stiamo ricercando secondo me è congeniale agli interpreti che abbiamo. Guendouzi può essere adatto, così come Dele-Bashiru. Sicuramente giocheremo a 4 con un doppio esterno: l’impianto è questo ma poi lavoreremo a seconda delle esigenze. Il fatto di avere dei vertici dà benefici alla costruzione offensiva, allo sviluppo e alla finalizzazione.

Capitano – Qui ce ne sono tanti di capitani. La scelta la comunicherò prima alla squadra, nelle prossime settimane.

Castellanos e Noslin – Dobbiamo essere bravi noi a servirli bene sulla profondità perché hanno questa qualità. Mi piacciono perché hanno mobilità, capacità di tiro e vedono la porta.

Qualità – Queste gare fanno poco testo, ma sono comunque stati degli ottimi test. La qualità è chiaro che serve sempre, ma dobbiamo anche ricercarla.

Acquisti – Sono contento dei nuovi. Hanno trovato un gruppo di lavoro di altissimo livello e questo è importante perché quando vedono i compagni che curano i dettagli e si allenano con partecipazione, anche loro trovano un terreno diverso. Sono fiducioso nell’integrazione veloce, perché la base di questi presupposti c’è.

Cosa ha chiesto alla società per completare la rosa – Abbiamo preso dei giocatori che ci servivano. Sono arrivati ragazzi giovani ed interessanti. Occorre accelerare per farli integrare. Con la società sono costantemente in contatto, stiamo valutando. Ora si alzerà anche il livello delle amichevoli e questi test ci faranno capire ancora. Io ho l’organico per lavorare, poi se ci saranno occasione staremo attenti a valutarle.

Isaksen – Ho letto che è in uscita ma in verità per me è un giocatore importante e credo che questo possa essere il suo anno. A tutti serve tempo per capire il calcio ed integrarsi, per entrare in una determinata cultura del lavoro, ma ho visto un ragazzo partecipativo e quando c’è grande attenzione c’è anche grande margine di miglioramento.

Castrovilli – Non vorrei che in questo momento si pensasse al trequartista come fosse Pedro, per intenderci, qualora giocasse lì. Noi ci stiamo focalizzando sulla mobilità e Gaetano ha questi particolari. Lo vedo come un calciatore che può essere più libero di agire.

Isaksen e Tchaouna invertiti – Zaccagni è un calciatore straordinario, fantastico, che tutti vorrebbero avere ed io ho la fortuna di allenarlo. Noi metteremo tutti nelle condizioni di dare il massimo, io metto sempre il calciatore e la squadra al centro del progetto.

Provedel e Mandas – Si parte da 47 gare e noi vorremmo farne molte di più, ci sarà spazio per tutti. Lavoreremo su tutti e tutti avranno le occasioni.

Difesa – Non manca niente, è una difesa forte, ci sono calciatori importanti. Quando giochi con squadre che stanno sempre basse non è facile. C’è comunque da lavorare e lo sappiamo.

Approccio con i tifosi – Bella accoglienza. Dopo aver ringraziato la squadra, devo ringraziare anche loro. Ho ricevuto molto affetto. Noi partiamo dal sacrificio e dalla dedizione, dall’attaccamento alla maglia. I primi a muovere queste sensazioni verso i sostenitori dovremo essere noi e possiamo farlo con il duro lavoro.

Rovella – E’ un giocatore al centro del progetto. Abbiamo parlato molto anche per scambiarci delle opinioni. Ho parlato molto con lui e gli altri perché il calciatore non è solo gambe, ma c’è anche la testa. Il nostro obiettivo è portare ogni calciatore a rendere al meglio delle sue possibilità.

Modulo – E’ il centrocampo che avrà delle variabili, ma dipenderà anche dall’avversario. Secondo me va tolta la staticità. Credo ci sia grande possibilità nella mobilità e lavoreremo su quello, mantenendo compattezza e distanze.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com presente ad Auronzo 

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