Auronzo, Lazio: il punto del dr. Rodia, “su Gila e Tavares vi dico…”

Castrovilli subito in campo, il punto dell’infermeria del dottor Rodia

Oggi, subito dopo la seduta mattutina dei ragazzi di mister Baroni, dove abbiamo visto pronto in campo anche il nuovo arrivato, Castrovilli, ai microfoni di Lazio Style è intervenuto il dottor Rodia per fare il punto sulla situazione infermeria.

Le parole del dottor Rodia:

“Sono rimasto positivamente colpito perché ho trovato un bell’ambiente considerando che per me è il nono anno ad Auronzo. Devo dire sono rimasto piacevolmente sorpreso dallo staff tecnico e dai ragazzi che hanno un atteggiamento molto propositivo e volenteroso”.

Su Nuno Tavares:

“Ha lasciato il terreno di gioco per un risentimento sul flessore della coscia sinistra. Si è fermato a livello preventivo, lo stiamo monitorando da un punto di vista clinico perché non sono passate ancora 48 ore e poi procederemo ad eventuali accertamenti diagnostici. Adesso più che dire che ha avuto un risentimento non possiamo perché dobbiamo fare passare un tempo congruo per una diagnostica adeguata”.

“Come tutti gli anni abbiamo qualche giocatore affaticato ma è fisiologico perché si ha una ripresa dell’attività dopo le vacanze con carichi di lavoro importanti. Cose di particolare rilievo non ci sono se non le classiche situazioni da ritiro”.

Su Gila:

“Mario ha avuto una frattura della base della falange dell’alluce, sta procedendo tutto bene ma questo è un infortunio di natura traumatica e quindi ci sono dei tempi biologici che vanno rispettati. L’alluce è una zona molto delicata, posso dire che sta andando tutto nel migliore dei modi e l’interesse nostro e del giocatore è di tornare in campo al meglio”.

Gli allenamenti riprenderanno questo pomeriggio alle 17.30 dopo la pausa pomeridiana di ieri decisa dopo l’amichevole contro il Trapani.

Seguono aggiornamenti in giornata anche su vari sviluppi riguardo gli “acciaccati”. Nulla di grave all’orizzonte.

 

Articolo a cura di Michela Catena – sportpress24.com 

Presente ad Auronzo di Cadore.

 

 

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