Alex Schwazer ha finito di scontare la squalifica di 8 anni inflittagli dal Tribunale Arbitrale Sportivo dello Sport (TAS) dopo la nuova positività al doping riscontrata nel 2016. Una positività da lui sempre contestata. Ha lottato fino allo sfinimento per cercare di dimostrare la sua innocenza ma i tanti aspetti poco chiari hanno inevitabilmente complicato la sua missione.
Negli anni il 39enne altoatesino, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008, ha provato ad accorciare lo stop imposto dalla giustizia sportiva per aver violato per la seconda volta il Codice mondiale antidoping. Purtroppo per lui però i suoi sforzi sono stati vani. Questo gli ha impedito di realizzare il suo sogno di tornare in tempo per gareggiare alle Olimpiadi di Parigi. La squalifica infatti è terminata oltre tempo limite previsto per tentare la qualificazione ai Giochi olimpici
SCHWAZER: “UN ULTIMA CORSA, LO FACCIO PER I MIEI FIGLI”
Per Schwazer però il suo percorso non può chiudersi qui (e non così) ed è pronto a tornare in pista per un’ultima volta. A quasi 40 anni l’atleta stasera sarà al via della “QAlex 20k”. E’ una gara 20 chilometri di marcia organizzata ad Arco di Trento da ASD QA Sports in collaborazione con l’Atletica Alto Garda e Ledro. Alex avrà un solo un rivale al via, Damiano Barbieri dell’Asd Risorgive, atleta master 42enne, e una regolare giuria di marcia. Per una precisa scelta, il risultato non sarà valido per il ranking internazionale, ma sarà regolarmente certificato per le graduatorie Fidal.
A cosa serve tutto questo? A permettergli di sentirsi di nuovo – per un ultima volta – un atleta. In cuor suo, sente che lo deve a sé stesso ma anche a coloro che gli sono stati vicino e che gli hanno sempre voluto bene, i suoi figli in primis. Come ci spiegò in esclusiva ai nostri microfoni Kenia Fernanes: “L’Atletica ti insegna a superare se stessi, migliorarsi ogni giorno, il fatto che tu non devi per forza battere l’altro ma sopratutto te stesso/a. Poi soprattutto ti insegna la perseveranza”. E’ proprio Schwazer a spiegare tutto questo nel suo account ufficiale di Instagram:
“Dopo 8 lunghissimi anni dalla mia ultima gara, tornerò a marciare. I miei figli, Ida e Noah, mi vedranno gareggiare per la prima volta e ne sono immensamente felice! Sara’ una festa per tutti gli atleti, i tifosi e per le famiglie che saranno presenti Ringrazio tutti quelli (pochi) che mi sono stati vicini in questo doloroso (ed infernale) percorso, quelli che non mi hanno mai abbandonato, quando sarebbe stato facile farlo, quelli che hanno lottato con me e sofferto assieme a me per l’ingiustizia che dovevo sopportare e per il trattamento che mi veniva riservato. Ringrazio, infine, quelli (molti) che dopo aver compreso la mia innocenza ed estraneità ai fatti di cui ero stato accusato, mi hanno fatto sentire (seppur a distanza) il loro affetto e vicinanza, grazie“.
Articolo a cura di Marco Lanari – Sportpress24.com