Argentina, è guerra aperta tra il Governo e l’AFA

Nella stessa settimana in cui il Governo Nazionale, attraverso l’ Ispezione Generale di Giustizia, ha autorizzato le Società per Azioni Sportive nel calcio, l’AFA dopo una riunione del Comitato Esecutivo insieme a quello della Lega Professionistica nella proprietà di Ezeiza, ha avuto un forte risposta.

Il comunicato titolava così: “Chiarimenti sull’inalterabilità dello Statuto dell’AFA a fronte delle presunte modifiche introdotte da alcune norme in materia di Società per Azioni Sportive”.

In un ampio testo chiarisce quella che considera “l’interpretazione distorta data da certi mass media”.

“In effetti, sottolineiamo che dette modifiche dettate dall’ente locale della Città di Buenos Aires non obbligano né pregiudicano in alcun modo lo statuto sociale dell’AFA, continuando, essendo un requisito essenziale per essere membro dell’AFA essere una ‘Associazione Civile senza scopo di lucro’, come liberamente deciso dagli enti aderenti all’AFA.

A questo punto è opportuno chiarire che né l’AFA né i suoi enti aderenti si oppongono alla cosiddetta SAD ( Società per Azioni) vuole costringere qualsiasi ente privato (l’AFA e ogni associazione civile, cioè) ad associare enti con una struttura giuridica diversa da quella dei suoi attuali membri in chiara opposizione ai suoi statuti stabiliti dai suoi partner.”

Dura riposta da parte dell’AFA al Governo Argentino

“In questo senso, vale la pena ricordare che il Tribunale Federale della Mercedes, in data 30 gennaio 2024 (delibera poi confermata dalla Camera Federale di San Martín numero I del 4 aprile 2024), ha ordinato la sospensione degli articoli 335° e 345° del DNU 70/2023, che stabilivano il divieto di pregiudicare ad un’organizzazione sportiva il diritto di affiliarsi ad una confederazione, federazione, associazione, lega o unione in base alla sua forma giuridica, e l’obbligo per le Associazioni, Federazioni e Confederazioni ad adeguare i propri statuti ai termini del DNU 70/2023, quindi in nessun caso l’AFA potrà essere costretta ad adeguare il proprio statuto ai termini del DNU in questo senso e/o vietare di non ammettere un membro non civile Associazione.”

Successivamente, l’AFA ha sottolineato la situazione del Centro di Sviluppo Sociale e Sportivo José Hernández, che la Direzione delle Persone Giuridiche ha impedito di trasformare in SAD, nonostante la richiesta dei suoi partner.

E chiude così il comunicato:

“Le modifiche generiche introdotte dall’IGJ per le associazioni civili con sede esclusivamente nella Città Autonoma di Buenos Aires non influiscono né modificano in alcun modo i requisiti per i club membri della Federcalcio argentina, le quali, come stabilito dalla sua assemblea (massimo organo di governo), devono essere solo associazioni civili senza scopo di lucro e dotate di status riconosciuto.

Dopo la diffusione di questo testo, diversi club affiliati all’AFA hanno ripubblicato il testo a sostegno della posizione.

La reazione del tesoriere

Pablo Toviggino, tesoriere dell’AFA e uomo di grande fiducia di Tapia, aveva esposto la sua posizione sul social network X dopo l’annuncio del Governo.

“Vivono in una fantasia costante. Non ci sono dollari nel SAD, solo povertà e miseria. Oggi non è successo niente.”

E poi ha definito un “club” il ministro della Giustizia, Mariano Cuneo Libarona.

Fonte Olè – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

 

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