Il popolo internauta sogna l’assegnazione del Pallone d’Oro al loro idolo Lautaro Martinez
Lautaro Martinez, stagione super: i social gli assegnano il Pallone d’Oro
Tre coppe con Inter e Argentina, capocannoniere in Serie A e in Copa America: il popolo di internet sogna un (difficile) trionfo anche nel Pallone d’Oro
Intervistato da Tyc Sports, il padre dell’attaccante e capitano dell’Inter ha parlato del rendimento con il club e con la Nazionale:
“Abbiamo sempre parlato di come il giocatore debba essere abbastanza maturo in questo senso: sapere che quando fai una serie di gol non credi di essere il migliore e quando hai quella serie negativa di non essere il peggiore, “
“Quest’anno quello che ha fatto in Italia è stato molto bello, molto sorprendente. Ha vinto anche il titolo di capocannoniere . E qui ha iniziato con quell’obiettivo che ha sempre sognato, a cui ha sempre pensato. Ecco perché non è riuscito a realizzarlo al Mondiale, ma non abbiamo mai pensato che quello che ha fatto lì fosse brutto, ma piuttosto che dovesse migliorare alcune cose”.
“Prima di andare al Racing, faceva tre o quattro test ogni anno e mancava sempre qualcosa. La sua insistenza, la sua caparbia voglia di diventare un giocatore professionista e di esordire nel calcio argentino hanno fatto sì che non si arrendesse mai; continuasse sempre a lavorare per migliorare. Le cose che gli dicevano in quei club che gli mancava qualcosa, lui diceva “Ne ho parlato con i tecnici e ho cercato di migliorarlo. Era molto maturo in quel momento. Assimilava tutto quello che gli dicevano. Era molto intelligente e sapeva le cose che doveva correggere, le cose che faceva bene, e cercava di incorporare le cose che gli mancavano”.
Devi sapere che ogni volta che va in Nazionale dà tutto, sia entrando dal minuto zero che dalla panchina. Lo dice sempre. È molto professionale. Pensa sempre a migliorare e al compagno di squadra. L’importante non sono i numeri ma la squadra che vince e continua a scrivere la storia”.
Numeri di Lautaro Martinez
Cinquantaquattro (44 in maglia nerazzurra, 10 con quella albiceleste) partite condite da trentacinque (27 con l’Inter, 8 con l’Argentina) gol e otto (sette più uno) assist: la lunghissima stagione di Lautaro Martinez lo ha definitivamente elevato tra i top nel suo ruolo, un salto di qualità che era stato evidente già l’anno scorso quando, una volta presa praticamente in modo definitivo la fascia di capitano dell’Inter (visto le tante panchine di Handanovic), si è caricato squadra e spogliatoio sulle spalle, con la benedizione di Simone Inzaghi.
27 anni da compiere a fine agosto, Lautaro Martinez è nel pieno della maturità calcistica che segue quella personale: il matrimonio con Agustina, i figli Nina e Theo, la scelta di vivere a Milano, il rinnovo di contratto con l’Inter solo da firmare. Con i Mondiali vinti in Qatar, non aveva ancora preso quel ruolo da protagonista mostrato in questa Copa America nella quale è partito titolare solo due volte, ma ha messo la firma in quattro partite su sei (risultando decisivo tre volte, finale compresa) con cinque reti.
Articolo a cura di Valerio Giuseppe Bellinghieri – Sportpress24.com (Immagine da X)