A 50 giorni dai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, il Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) ha annunciato i nomi degli otto atleti e un corridore guida che gareggeranno come parte della più numerosa Squadra Paralimpica Rifugiati di sempre.
In rappresentanza delle oltre 120 milioni di persone in fuga nel mondo, gli otto atleti provengono da sei diversi Paesi e gareggeranno in sei sport:
atletica paralimpica, sollevamento pesi paralimpico, tennis da tavolo paralimpico, taekwondo paralimpico, triathlon paralimpico e scherma in carrozzina.
Per la prima volta dalla creazione della squadra paralimpica di rifugiati è stato selezionato anche un’atleta residente in Italia.
Si tratta di Amelio Castro, scherma in carrozzina, che una volta giunto in Italia ha avuto la possibilità di proseguire il suo allenamento di alto livello grazie al coach Daniele Pantoni delle Fiamme Oro, Polizia di Stato.
Andrew Parsons, Presidente del CPI ha dichiarato:
“Tutti gli atleti paralimpici hanno storie di incredibile resilienza, ma le storie di questi atleti e dei loro viaggi da rifugiati sopravvissuti a guerre e persecuzioni per competere ai Giochi paralimpici è straordinariamente impressionante”.
“Purtroppo, nel mondo sono oltre 120 milioni le persone in fuga. Molti vivono in condizioni terribili.
Questi atleti hanno perseverato e mostrato un’incredibile determinazione per arrivare a Parigi 2024 e dare speranza a tutti i rifugiati del mondo.
La Squadra Paralimpica dei Rifugiati accende i riflettori sull’impatto trasformativo dello sport”.
Filippo Grandi, Alto Commissario dell’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, ha dichiarato:
“Per la terza Paralimpiade consecutiva, una squadra di atleti rifugiati determinati e ispirati mostrerà al mondo cosa possono ottenere se gliene viene data la possibilità.
I rifugiati prosperano quando viene data loro l’opportunità di utilizzare, sviluppare e mostrare le proprie capacità e i propri talenti, nello sport e in tanti altri ambiti.
Noi dell’UNHCR siamo estremamente grati al CPI, che è uno dei protagonisti della nostra collaborazione internazionale per portare lo sport ai rifugiati.
Lo sport è fondamentale per il loro benessere psicofisico e per la loro inclusione e integrazione nelle comunità che li ospitano”.
Gli otto atleti del Team Paralimpico dei Rifugiati sono:
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com