Armata Brancaleone. Questa l’Italia della coppia Gravina Spalletti vista in terra teutonica in uno degli Europei più vergognosi della storia calcistica azzurra.
Se non fosse stato per il miracolo di Zaccagni all’ultimo secondo contro la Croazia, Spalletti sarebbe già nella sua Certaldo a preparare le vacanze.
Un’Italia senza gioco, senza nerbo e senza dignità ha passeggiato sui campi tedeschi, facendo incetta di brutte figure.
Già con l’Albania ci sono state avvisaglie di fallimento.
Perfettamente confermate dall’umiliazione subita contro la Spagna a livello di gioco. Poi arriva Zaccagni e dà la chance di andare avanti.
Contro la Svizzera il top del flop.
Mai in partita, giocatori a terra, scelte scellerate di uno Spalletti in totale confusione mentale.
E Gravina? L’artefice di questo scempio che si aggiunge alle due clamorose eliminazioni consecutive ai Mondiali? Vogliamo aspettarne placidi una terza?
Possibile che l’Europeo vinto nell’edizione 2020 in circostanze fortunose possa rendere Gravina inattaccabile?
E lo stato comatoso del calcio italiano dal punto di vista contabile, tanto che è intervenuto pesantemente il Governo per controllare i debiti enormi delle solite note, non è una buona ragione per fargli rassegnare le dimissioni o per chiederne finalmente e legalmente la sua dismissione?
Vedremo che succederà, intanto segnaliamo questo ennesimo fallimento.
Tutto sbagliato tutto da rifare diceva Ginettaccio Bartoli, ciclista di un’epoca passata.
La storia si ripete anche in questo calcio italiano da museo degli orrori. Risparmiateci altre figuracce. Grazie.
Articolo a cura di Carlo Cagnetti – Sportpress24.com