Verso Svizzera-Italia, Spalletti: “Qui grazie a Sacrificio e Zaccagni”

E’ arrivata la prova del 9. Dopo il pareggio grazie a Zaccagni, l’Italia si gioca gli ottavi di finale contro la Svizzera a Berlino, il mitico stadio che consegnò la Coppa del Mondo agli azzurri di Lippi nel 2006.

Spalletti è consapevole dell’avversario e in conferenze stampa, presenta cosi il match di domani sera e la sua Italia che scenderà in campo :

“L’emozione è sempre tanta, in questo stadio che ci ricorda il 2006 ancora di più. Nel viaggio con Buffon abbiamo assorbito tutte le emozioni che ci ha raccontato. Ora c’è da qualificarci però perché vedere i nostri tifosi gioire è veramente bello”.

“Quella rete è arrivata perché siamo arrivati fino all’ultimo secondo in partita, con ordine e sacrificio. Qualcosa quindi era già scattato. Sono convinto di vedere cose belle contro la Svizzera”.

“Bastoni si è allenato e ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Dimarco è fuori, non è recuperabile. Giocheremo con qualcosa che assomiglia alla difesa a quattro, ma cercheremo di essere più offensivi rispetto a quanto fatto finora.

Ci sono giovani che spingono per giocare e bisogna trovargli spazio, come Fagioli. Bisogna avere coraggio”.

“Loro hanno un blocco squadra sempre molto unito, difficilmente li trovi lunghi tra reparti. Ti stanno addosso, guardando la palla e non la porta per difendere.

C’è possibilità di andare dietro la loro linea difensiva, ma sono molto aggressivi e se non ti fai trovare pronto per uscire con i passaggi diventa difficilmente ragionare.

Noi dobbiamo migliorare gli approcci anche nel secondo tempo, proponendo un calcio offensivo come nel secondo tempo contro la Croazia.

Siamo rimasti in partita fino all’ultimo secondo, è stato un miracolo voluto e siamo stati premiati dalla nostra applicazione”.

LE PAROLE DI SPALLETTI IN CONFERENZA

Non si può ragionare o fare calcoli, il pensiero è subito allo scontro diretto con la Svizzera.

Mi aspetto di vedere i ragazzi un po’ più pronti, ma bisogna agire da subito. Per vincere bisogna essere convinti e fare le cose.

C’è da aggiornare l’elenco dei rigoristi?

Il rigorista è quello che riesce in quel momento lì a gestire bene l’emozione quando capita. I rigori noi li abbiamo fatti battere a tutti, ma non è una cosa ideale pensare già agli eventuali rigori perché ci troviamo a fare le cose a metà.

I rigori si possono provare, ma poi bisogna ricreare delle difficoltà emotive perché in questi giorni in allenamento sono stati tutti infallibili, poi però in partita è diverso.

Servirà comunque personalità, ma tenteremo di tutto per vincere senza i rigori pur sapendo di avere un avversario scomodissimo da affrontare e lo dimostrano i risultati.

Schiererà un undici molto duttile? Che trama di partita si aspetta?

Non siamo stati capaci di esprimere il nostro livello con continuità, ma solo a sprazzi. C’è un livello di calcio da raggiungere per poter avere ambizioni.

Questa qualificazione arrivata all’ultimo secondo, ma meritata anche se fortunati per la ricerca che abbiamo messo, ci ha dato qualcosa in più, ma non ci possiamo permettere di avere dei cali di tensione come all’inizio del secondo tempo contro Spagna e Croazia.

Ormai siamo nel cuore della competizione e ora è obbligatorio esibire un livello alto perché non ci sono altre vie di uscite e a livello di personalità mi aspetto qualcosa di più.

C’è voglia di rivincita con la Svizzera dopo le qualificazioni al Mondiale?

Si vanno a prendere tutti gli spunti per dare un po’ di stimoli in più. Questo stadio, la finale del 2006, i racconti di Buffon… sono tante le cose a cui si fa riferimento per trovare una forza in più e dare tutto per i nostri tifosi.

Poi bisogna vedere se questi sentimenti si percepiscono anche in partita o meno.

Sull’avversario

La Svizzera sa stare bene in campo, ha qualità e forza fisica come Xhaka che è un giocatore di livello internazionale. Abbiamo qualità per arginare il loro potenziale.

Scamacca o Retegui?

Scamacca è un giocatore chiaro, può segnare in qualsiasi momento e ha guizzi che ti sbranano.

Fa più fatica a restare collegato alla squadra, ma poi ha una forza nel tiro che probabilmente non ho mai allenato prima. Lui e Retegui danno grandissime soluzioni, ma non ho ancora deciso.

Chi al posto di Calafiori in difesa?

Bastoni va visto domani, ma si è allenato. Dimarco non ci sarà. Al posto di Calafiori gioca Mancini perché ha esperienza, poi sa giocare il pallone di destro.

LA CONFERENZA STAMPA DI GIGIO DONNARUMMA

Sommer

Conosco bene Sommer, ha fatto un grande campionato, gli faccio i complimenti, e’ un ottimo portiere domani dovremo essere molto bravi. Spero che domani faccia meno di quanto fatto quest’anno

Modulo e gioco

Il modulo si puo’ cambiare ma l’importante è avere compattezza e dominare il gioco. Il nostro e’ stato un girone difficile, non era facile superarlo. Con la Croazia siamo stati bravi a restare in partita. Domani sarà un match da dentro fuori, dobbiamo essere bravi a sbagliare il meno possibile. Sono convinto che la squadra è pronta per domani

Ostacolo Svizzera

Abbiamo visto le loro gara. Sappiamo che pressano per poi ripartire e verticalizzare. Sono molto fisici. Con la Germania erano in vantaggio fino alla fine e han tenuto bene il campo. Vanno provate quindi delle situazioni da sfruttare nel corso della gara e capire quando bisogna giocare e quando bisogna cercare subito le punte. Non dobbiamo perdere palloni pericolosi per evitare di complicare la partita

Il miglior portiere del torneo?

Sono cambiato rispetto agli ultimi Europei. Mi sento più responsabile e sono cresciuto molto come uomo grazie all’esperienza all’estero. Ora sono uno dei più grandi del gruppo e indosso la fascia di capitano che è un’emozione inspiegabile. Rappresentare una nazione è indescrivibile. C’è molta più responsabilità, ma sono contento. Sognavo fin da bambino di giocare competizioni del genere

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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