ATP, Bolelli, Vavassori, Musetti e Sinner in finale! E’ ancora storia nel tennis italiano

Atp Halle, Bolelli e Vavassori in finale nel doppio

Simone Bolelli e Andrea Vavassori volano in finale del doppio all’Atp di Halle in corso in Germania. Gli azzurri hanno battuto in due set il duo formato dai tedeschi Yannick Hanfmann e Dominik Koepfer in poco meno di un’ora e mezzo di gioco con il punteggio di 6-3 7-6 (8-6).

La coppia italiana è salita momentaneamente in vetta alla Race to Turin. Al momento della stesura di questo articolo, le prime quattro coppie sono racchiuse in appena 240 punti. Tra i 3970 punti di Granollers/Zeballos (quarti) e i 4210 di Bolelli/Vavassori (primi) la forbice potrebbe allargarsi leggermente in caso di successo in finale degli azzurri, oppure se Arevalo/Pavic dovessero andare ancora avanti al Queen’s. Poco cambia comunque: nel caso estremo lunedì la differenza tra primo e quarto posto sarebbe di 530 punti.

Anche vincendo ad Halle, Simone e Andrea non rientreranno nelle prime quattro teste di serie a Wimbledon, ma quantomeno dovrebbero rientrare tra le prime otto, il che permetterà di avere un cammino potenzialmente più abbordabile. “Già l’anno scorso facevamo paura a tante coppie, eravamo un po’ gli outsiders non essendo teste di serie. Adesso penso che anche le teste di serie siano contente di non incontrarci subito” – ha spiegato sempre a Sky Sport Vavassori.

ATP QUEEN’S: MUSETTI IN FINALE, THOMPSON BATTUTO IN 3 SET

Lorenzo Musetti è in finale nell’Atp 500 sull’erba del Queen’s. L’azzurro ha sconfitto l’australiano Jordan Thompson in tre set con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-3 in due ore e 18 minuti di gioco. In finale, Musetti attende il vincente del derby statunitense tra Tommy Paul, numero 5 del seeding, e Sebastian Korda.

iù passa il tempo e più Lorenzo Musetti si trova a proprio agio con l’erba. Il 22enne di Carrara ha battuto per 6-3 3-6 6-3 la sfida contro l’australiano Jordan Thompson garantendosi l’accesso alla finale dell’ATP 500 del Queen’s diventando il terzo italiano a centrare l’impresa. L’azzurro ha saputo reagire a un secondo set complicato tornando in finale in un torneo di tale livello due anni dopo Amburgo.

Inizio all’insegna del toscano che fa la partita da fondo campo prendendosi addirittura il break al primo tentativo mantenendolo al terzo game nonostante i passi in avanti compiuti dall’australiano. In grado di sbloccare il match al quarto gioco, Thompson prova ad avvicinarsi a Musetti sul servizio, ma l’oceanico va in sofferenza a fronte delle variazioni dell’azzurro che propone prima un rovescio che costringe l’avversario a spedire il dritto fuori campo e poi sfrutta un colpo a rete del 30enne di Sidney.

Musetti si ritrova anche con due palle break sulla racchetta al sesto game, ma un eccesso di smania da parte del carrarrese permettono a Thompson di recuperare e mettere a segno quei punti necessari per allungare la sfida senza capitolare direttamente. Le parti però si invertono presto, Musetti regala nuovamente punti all’avversario e rischia di favorire il contro-break dell’australiano che però non riesce a tenere testa alle variazioni dell’azzurro, capace di chiudere la pratica sul 6-3.

Secondo set:

Nel secondo set tutto si ribalta con Thompson che prende il sopravvento e si porta avanti 3-0 prima di dover chiedere assistenza al fisioterapista a causa di una contrattura alla schiena. Una fase che consente anche a Musetti di tentare il punteggio riuscendo a cancellare due palle per il secondo break, ma che non basta per evitare il 4-0 dell’australiano, sempre più padrone del match. I problemi alla schiena si ripresentano e così Musetti ritrova campo e fiducia finendo per chiudere la seconda frazione per 6-4 per l’australiano.

Terzo set equilibrato con Musetti che mostra anche alcuni dei suoi colpi riuscendo a rimanere davanti al terzo game quando Thompson prova una timida rimonta, venendo però colpito con uno slice lungolinea. Al settimo gioco arriva il cambio di passo con l’azzurro che costringe l’avversario a una serie di errori gratuiti tanto da garantirsi tre palle break. Decisiva è la volée di rovescio dell’australiano che finisce larga e garantisce a Musetti l’occasione di andare sul 5-3. A quel punto il giovane tricolore non sbaglia più e si prende il punto decisivo per 6-3.

Jannik Sinner inarrestabile nonostante la fatica

La fatica non sembra farsi sentire sulle gambe di Jannik Sinner che ad Halle prosegue diretto la propria corsa e si aggiudica la finale dell’ATP 500 tedesco. Il 22enne di Sesto Pusteria ha sconfitto per 6-4 7-6 il cinese Zhang Zhizhen garantendosi così la sfida per il titolo con il polacco Hubert Hurkacz con cui è arrivato ai quarti in doppio.

Inizio equilibrato per Sinner che, nonostante qualche problemino sul dritto, risponde comunque subito a Zhang presentandosi nel migliore dei modi al terzo game. Il serve and volley è fatale per il cinese che si ritrova sul 40-40 costringendo l’asiatico a tirar fuori due ace per mantenere il servizio. Con il passare del tempo l’altoatesino si trova sempre più a proprio agio con il servizio costringendo piuttosto Zhang a fare qualche passo in avanti che gli costa caro e lo costringe al settimo game a rispondere sul 15-30 per evitare il break. Ciò non si ripete due momenti dopo quando Sinner stavolta strappa la battuta e prende il punto per 6-4.

Secondo set:

Grande equilibrio nel secondo set con il bolzanino che fatica soltanto nel terzo game trovandosi sotto 15-30 grazie a un ritrovato Zhang che cerca di tenere aperto il gioco prima di subire nuovamente l’onta dell’azzurro al servizio. L’azzurro patisce ancora una volta come accaduto contro Struff dovendosi sempre affidare alla precisione della battuta, anche se è necessario appoggiarsi sulla seconda.

Una situazione che porta a concedere il primo break a Zhang nel momento più complicato, quando l’asiatico può chiudere il set. Il numero 1 al mondo rimette però le cose subito tutto a posto andando così al tie-break. Stavolta il momento decisivo è però a favore dell’alto-atesino che prende subito un mini-break andando sul 3-0 complice le risposte forzate di Zhang. Il cinese deve dare il tutto per tutto, annullando soltanto un solo match point prima di capitolare per 7-6 e permettere a Sinner di giocarsi il titolo contro Hubert Hurkacz.

SINNER: “Una finale che vuol dire tanto, con Hurkacz sarà dura”

Questa finale vuol dire tantissimo per me, ho avuto tre partite dure per arrivarci. È la migliore preparazione per Wimbledon, so che poi avroò una settimana di riposo e questo è importante per me e per il mio corpo“. Parla così Jannik Sinner nell’intervista a caldo dopo la semifinale vinta contro il cinese Zhang sull’erba di Halle.

Sensazioni:

Oggi ho giocato una buona partita, ci sono stati decisamente più scambi di ieri ed è quello di cui avevo bisogno, sono contento. Nei momenti importanti ho cercato di servire bene e lui ha risposto molto bene, sono dovuto stare molto attento. Ho dovuto anche salvare un set point per non andare di nuovo al terzo set“, ha evidenziato il numero uno del mondo. In finale, se la vedrà con il polacco Hubert Hurkacz, suo amico e compagno di doppio proprio qui ad Halle. “Domani sarà durissima, sarà una sfida molto alla pari, lui gioca così bene su questa superficie e ha già vinto qui. L’erba si adatta a lui, sarà dura ma sono contento e spero di divertirmi. Giocare la finale qui sarà un grande onore. Lui sta giocando e servendo bene, sarà molto difficile brekkarlo, vedremo“.

Domenica tutta italiana dunque: non era mai successo che due italiani centrassero la finale di un ATP a distanza di qualche ora: Sinner e Musetti, gli stessi Azzurri che comporranno il doppio maschile alle olimpiadi di Parigi.

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

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