Dopo le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa, ecco la risposta del CT dell’Albania Sylvinho in vista della sfida contro l’Italia.
Queste le parole prima della conferenza :
“Per l’Italia sarà una partita decisiva, per noi no. Noi andremo a giocare e ci proveremo.
Riconosciamo la grandezza del torneo e dei nostri avversari, ma per noi con l’Italia non sarà la partita.
Per chi vuole andare avanti non c’è tempo. Agli Europei può succedere di tutto e tutte le gare sono importanti”.
“Dortmund è uno scenario perfetto per giocare. L’Italia va aspettata e attaccata. Sono forti: sarà una gara difficile da prevedere. Noi siamo migliorati, ma loro sono forti. Detto ciò, siamo qua e ci proveremo”
“Con Mancini non parlo da sei mesi. Ha fatto un capolavoro. Ma non credo ci sia tanta differenza con quella attuale. E’ una squadra forte e tosta”.
LA PAROLA A BERAT DJIMSITI
Siete in tanti ad arrivare dalla Serie A. Questa è un’Italia che conoscete? Quanto è forte?
Sono da tanti anni in Serie A e tanti giocatori della Nazionale Italiana gioca nella Serie A, sappiamo contro chi giochiamo. Per quanto riguarda i punti deboli abbiamo analizzato tanti aspetti col nostro allenatore, sappiamo cosa fare. Ma chiaramente l’Italia ha vinto l’ultimo Europeo, sappiamo che è molto preparata e abbiamo il massimo rispetto.
La gara contro l’Italia è la più importante per voi?
Tutte e tre le gare sono molto difficili e importanti, però chiaramente la prima partita può cambiare il nostro percorso dovessimo iniziare col piglio giusto. Potrebbe cambiare il discorso qualificazione.
Potresti giocare contro Scamacca, vi siete parlati?
Lo conosco molto bene, è da un anno che ci alleniamo insieme, tutti i giorni. Però non abbiamo parlato di questa partita: abbiamo festeggiato insieme quando abbiamo vinto l’Europa League, ma la cosa più interessante è Italia-Albania, non Djimsiti-Scamacca.
L’Italia ultimamente non è sembrata molto in forma
Le abbiamo analizzate le ultime gare dell’Italia e credo che l’allenatore sia stato capace di identificare i punti deboli e quelli di forza, cercheremo di sfruttare al meglio queste indicazioni.
Cosa c’è della Serie A in questa nazionale albanese?
L’esperienza conta tanto, non solo io ma anche il mister ha un passato in Italia. Tanti giocatori sono stati o sono in Italia, come ho detto tante volte può aiutarti questa esperienza ma giochi sempre contro l’Italia, una squadra che gioca per vincere il trofeo. Dobbiamo stare attenti.
Come mai molti di voi che non siete nati in Albania ma da genitori albanesi poi decidete di giocare per Le Aquile?
E’ molto semplice, i nostri genitori sono cresciuti in Albania o in Kosovo. Noi siamo nati in altri paesi, ma in casa si parla albanese, cresci albanese con le tradizioni albanese e quindi la scelta è più facile.
Che esperienza ti ha dato questa vittoria dell’Europa League?
La vittoria dell’Europa League è stato un percorso e durante un percorso di crescita ci sono momenti positivi e negativi, quando poi la vittoria è vicina dai tutto per riuscirci. Ora siamo in nazionale e sarà importante approcciare al meglio il torneo e dare il massimo.
Cosa vi ha dato il commissario tecnico?
Sylvinho ha portato tanta gioia, tanto lavoro. Sappiamo quanto lavora quotidianamente in Albania per rendere la nostra nazionale più forte, è stato anche un grande calciatore e ci può dare tanto, l’abbiamo visto anche durante la fase di qualificazione. Tanti complimenti all’allenatore e al suo staff.
LA CONFERENZA DEL CT DELL’ALBANIA SYLVINHO
Siamo molto contenti di essere qui e sono contento per capitan Djimsiti perché lui nel 2016 non poté esserci. “Noi andiamo sul campo per lottare su ogni pallone, per disputare un grande Europeo. E’ una partita difficile, dopo l’allenamento dobbiamo decidere 1-2 nomi ma siamo pronti per giocare.
Cosa significa questa presenza per la nostra nazione?
Abbiamo tanti albanesi in giro per il mondo, in Germania ce ne sono tanti e anche in Italia. Domani sarà molto bello, parte dello stadio sarà rosso e sarà una bella responsabilità.
Secondo lei l’Italia di Mancini era più forte di quella di Spalletti?
Io non parlo con Mancini da sei mesi. Lui ha fatto un capolavoro, lo conosco da tanto tempo. Ma io non penso che ci sia una grossa differenza tra quella Italia e questa, quando parliamo di Europeo o Mondiale l’Italia è lì, è una squadra forte e tosta. E’ una squadra molto ben schierata, Mancini ha fatto un bellissimo lavoro ma anche Spalletti sta lavorando molto bene. L’Italia è una squadra forte, ma noi daremo il nostro massimo.
Com’è il clima per lei?
Dopo la gara contro la Moldavia che ci ha permesso di prendere il biglietto per questo Europeo ritroviamo quella sensazione. Sono passati sei mesi ed è molto bello, c’è gente con grande voglia di andare al campo, dopo la sfida contro la Moldavia questo è il giorno più emotivo. Proviamo a fare del nostro meglio.
Che Italia ti aspetti? Chi è il portiere titolare dell’Albania?
Se per voi il modulo dell’Italia è un grosso dubbio, lo è anche per noi… L’Italia si adatta, gioca il 4-3-3 o il 3-4-3. Non è un problema, è una squadra tosta, difficile. Cambia qualcosa quando difendono e attaccano, ma se parliamo a livello generale l’Italia è forte a prescindere dal modulo, si difendono molto bene e concedono pochissimo. Nell’ultima parte del campo hanno giocatori molto bravi. Portiere? Dobbiamo ancora scegliere, non abbiamo ancora deciso.
Giocate contro tre big…
E’ un bel casino… Capiamo la grandezza della competizione e degli avversari. Nel 2018 col Brasile iniziammo pareggiando contro la Svizzera. E’ un campionato molto duro, una volta che non vinci la prima gara poi magari i favoriti ti mettono in difficoltà. Noi abbiamo la nostra pressione, dobbiamo provarci. E’ una gara decisiva per l’Italia, per loro sì. Nel 2018 ho avuto una esperienza simile col Brasile. Noi andiamo sul campo per provarci e lì vediamo, è una competizione molto dura. In 90 minuti può succedere di tutto.
Quanto tempo avete trascorso per preparare questa partita?
Abbiamo sviluppato un lavoro nel tempo, ma nell’ultima settimana siamo andati forte sull’Italia. Parliamo dell’ultima settimana, 6-7 giorni sono tanti per preparare una partita, ci sta. Dopo diventa un po’ più difficile perché abbiamo solo 3-4 giorni per le altre gare, mentre questa si prepara un po’ meglio.
Asani e Broja hanno la condizione atletica ottima per disputare questa partita?
Atletica sì, le migliori condizioni certamente no. Un calciatore quando arriva con tante gare è meglio, più gioca e meglio è. Abbiamo fatto un bellissimo lavoro tutti insieme, i giocatori sul campo hanno lasciato tutto sul campo. Ci arrivano molto bene, ma non arrivano con la condizione di chi ha giocato tutte le partite. Ma arrivano in buona condizione.
Mitaj e Daku possono migliorare giocando in Russia o preferirebbe vederli altrove?
Stiamo parlando di due ottimi giocatori. Daku è un ottimo calciatore. Per me possono migliorare in Russia, quello russo è un campionato tosto, difficile, e possono crescere. Mitaj è un ottimo terzino sinistro: era il mio ruolo ed è un giocatore molto tecnico, l’ho visto crescere nelle Under e l’ho portato con noi. Finora ha fatto molto bene. Mi piacciono entrambi i giocatori, possono crescere molto in Russia come altrove.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com