EURO 2024, le nuove regole arbitrali: Proteste? Subito giallo…

Alla vigilia dalla partita di apertura di UEFA EURO 2024 tra Germania e Scozia, il direttore generale arbitrale della UEFA Roberto Rosetti ha parlato con i media alla UEFA Media Briefing poche ore dopo aver annunciato che il francese Clément Turpin avrebbe diretto la prima partita.

“Questi sono i migliori arbitri del mondo”, ha detto Rosetti. “In questa classifica il livello è migliore rispetto a EURO 2020 e ne siamo super contenti. Abbiamo seguito un solo criterio: la qualità”.

Un torneo per il fair play

Prima del grande calcio d’inizio, gli arbitri e i membri del Comitato Arbitrale UEFA hanno visitato tutte le 24 basi di allenamento delle squadre per presentare e discutere una serie di direttive per il torneo.

Mercoledì Rosetti ha condiviso la stessa presentazione con i media di tutto il continente.

In cima all’agenda delle riunioni della squadra c’era la comunicazione sul campo, con l’accento posto sull’importanza del rispetto verso gli arbitri nella speranza di ritrarre un’immagine migliore del gioco ai giovani giocatori e ai tifosi.

Rosetti e la sua squadra hanno informato giocatori e allenatori che gli arbitri apriranno una linea di dialogo con i capitani delle squadre durante le partite per offrire informazioni e spiegare le decisioni chiave, compreso ciò che viene discusso con i Video Assistant Referees (VAR).

EURO 2024, nessuna protesta

Solo il capitano, o un giocatore di movimento designato se il capitano è un portiere, dovrebbe parlare con l’arbitro durante questi chiarimenti.

Gli altri giocatori dovranno rispettare l’arbitro, mantenere le distanze e non circondare gli ufficiali di gara, con casi di aggressione e dissenso da affrontare con fermezza.

“Abbiamo condiviso l’idea con gli allenatori di EURO 2024 e abbiamo parlato di questo argomento all’interno del nostro UEFA Football Board, con i migliori giocatori, ex giocatori e allenatori”, ha spiegato Rosetti.

“E tutti insieme abbiamo concordato questa situazione e poi siamo andati dalle squadre. Sono contenti di questo”.

“Lo stiamo facendo non per gli arbitri o per il Comitato Arbitrale UEFA, ma per il calcio, l’immagine del gioco e la prossima generazione.”

“Queste sessioni [con i team] sono state molto produttive.

Tutti i giocatori hanno interagito molto bene: volevano sapere come volevamo applicare questo dialogo aperto con i capitani e ne erano assolutamente soddisfatti.

Sono sicuro che sarà un fantastico esempio per la prossima era del calcio”.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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