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Jurgen Klopp, quel “Pazzo Campione” che ha fatto tremare Ferguson

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L’impatto che Jurgen Klopp ha avuto sul Liverpool è scolpito nella pietra, ma ci sarà un ricordo duraturo del gigante tedesco fuso in bronzo fuori Anfield?

Bisogna essere qualcosa di speciale per meritare uno statuto in una delle cattedrali del calcio mondiale come quella del Liverpool.

Questo privilegio è stato concesso a nomi eclatanti come Bill Shankly e Bob Paisley, con Sir Kenny Dalglish e Steven Gerrard che stanno ancora aspettando.

Ma resta il fatto che anche Jurgen Klopp merita di unirsi a quei nomi in cima alla lista dei reali del Merseyside.

Quando è stato nominato allenatore nell’ottobre 2015, Klopp aveva una missione: rendere il Liverpool nuovamente campione.

E lo ha fatto nel 2020, annientando il grande Pep Guardiola guidato dal Manchester City.

La ‘scalata’ del Liverpool di Jurgen

Ad un certo punto, il Liverpool aveva un vantaggio di 25 punti sul City, il più grande di sempre nella storia del massimo campionato inglese e ha battuto un altro record vincendo il titolo con ben sette partite d’anticipo.

Ha rimesso il Liverpool sul suo trespolo per la prima volta in tre decenni e proprio lì e in quel momento gli sono state consegnate le chiavi simboliche della città.

Questo trionfo è arrivato appena 12 mesi dopo che Klopp aveva battuto il Tottenham per conquistare l’Europa, vincendo la sesta Coppa dei Campioni del Liverpool.

Sembrava tutto perfetto, tutto secondo i piani. Ma ecco la parte difficile.

Quando Klopp ha annunciato che avrebbe lasciato il Liverpool all’inizio di questa stagione, è stato paragonato a quando Sir Alex Ferguson ha annunciato che il suo tempo al Manchester United era scaduto.

E sostituire Klopp sarà davvero difficile, certo, ma non allo stesso livello di quello che ha dovuto fare David Moyes per riempire le gigantesche scarpe di Fergie all’Old Trafford nel 2013.

Klopp ha vinto i due trofei più importanti, otto in totale. Il che è un gran risultato, anche perché ha trascorso la maggior parte del suo tempo ad Anfield scontrandosi con Guardiola, probabilmente il più grande allenatore di tutti.

Ma Klopp lascerà dietro di sé una dinastia? No. Purtroppo no!

Le dinastie appartengono a coloro che creano squadre che governano per anni consecutivi, come ha fatto Fergie e come sta facendo Guardiola a Manchester.

Fergie ha ricostruito tre squadre diverse e ha vinto 13 campionati, mentre Guardiola è sul punto di vincere uno storico quarto titolo di Premier League in un colpo solo.

Klopp, d’altro canto, ha costruito una squadra vincitrice in Inghilterra che ha fatto solo una parentesi.

Ma questo significa comunque che sostituire Klopp sarà un lavoro duro, ma non impossibile.

Ma è vero anche per Klopp che la sua leggenda non è stata costruita solo sui trofei, ma anche sul fatto che aveva le qualità per entrare a far parte del tessuto del club e della sua gente.

È stato il personaggio che ha restituito al club il suo orgoglio. Per 12 mesi ha reso il Liverpool ancora una volta la migliore squadra del pianeta.

Ha creato il calcio “heavy metal” ed è diventato così paragonabile alla cultura e le convinzioni di Liverpool da guadagnarsi l’accostamento con gli altri figli prediletti della città, “The Beatles”.

Sulle note di una delle tante canzoni leggendarie dei Beatles, i tifosi del Liverpool hanno adottato nuovi testi in omaggio a Klopp.

“Sono così felice che Jurgen sia un Rosso, sono così felice, ha espresso quello che ha detto. Jurgen me lo ha detto, lo sai. Vinceremo la Premier League, lo sai. Lo ha detto. Io’ Sono innamorata di lui e mi sento bene.”

L’amore dei tifosi del Liverpool

Quell’amore per Klopp sarà incondizionato ed eterno, perché lui era uno di loro. Si è assicurato che milioni di tifosi del Liverpool in tutto il mondo continuassero a non camminare mai da soli.

Era il perdente che ha affrontato Guardiola e i suoi giganti statali e talvolta ha vinto. È stato un tifone di testosterone e denti che ha portato il Liverpool fuori dall’oscurità domestica e verso la luce calcistica a livello mondiale.

È diventato molto più di un allenatore di calcio che ha saputo combattere le superpotenze più ricche che lo circondavano.

Un allenatore che vive nutrendosi di emozioni, energia e passione e questo lo ha reso uno dei personaggi più accattivanti che il calcio inglese abbia mai avuto il privilegio di vedere.

Klopp mancherà moltissimo e non sarà mai dimenticato, ma il Liverpool deve cambiare per continuare a sognare ed essere un punto fermo del Calcio che piace.

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Fonte e Foto Daily Star – Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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