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BNL di Roma, anche Sinner non partecipa al torneo

Sinner atp Montecarlo

Sinner atp Montecarlo

Dopo Carlos Alcaraz, anche Jannik Sinner comunica che non parteciperà agli Internazionali di Roma per il problema all’anca:

Il n.2 al mondo, infatti, dovrà osservare un periodo di riposo in conseguenza del problema all’anca che lo indotto al ritiro dal torneo di Madrid.

Non è facile scrivere questo messaggio ma dopo aver parlato di nuovo con i medici e gli specialisti dei miei problemi all’anca devo annunciare che purtroppo non potrò giocare a Roma”, spiega Sinner sulla sua pagina Instagram. “Ovviamente sono molto triste di non aver recuperato, essendo uno dei miei tornei preferiti in assoluto. Non vedevo l’ora di tornare e giocare a casa davanti al pubblico italiano. Verrò comunque a Roma per qualche giorno e passerò al Foro Italico”, aggiunge Sinner. “Grazie per i vostri messaggi di supporto che apprezzo tantissimo! Ora lavorerò con la mia squadra e i medici per essere pronto per Roland Garros. A presto, forza”, conclude.

“Sinner l’ho sentito, certamente, dispiace ma sono cose che succedono anche nelle migliori famiglie – ha commentato all’ANSA Angelo Binaghi, presidente della Fitp -. E’ giusto rispettare fino in fondo Jannik che domani sarà a Roma e parlerà. Aspettiamo 24 ore. E’ giusto che sia lui a dirvi cosa è successo e come si sente”. “Comunque gli Internazionali saranno da record e questo è dovuto a un momento pazzesco che stiamo vivendo – ha aggiunto -. La passione per il tennis non cambia anche se Jannik disgraziatamente questo torneo non può farlo. Il trend e i numeri sono incredibili. Abbiamo tanti italiani in gara, faremo il tifo per gli altri”.

Ljubicic e il perché di tanti infortuni nel tennis

Ivan Ljubicic, in diretta a Sky Sport 24 un’ora prima dell’annuncio del ritiro di Sinner da Roma, ha anche spiegato il perché degli infortuni che stanno colpendo diversi big: “Il cambio di superficie da cemento a terra, dove si scivola (un problema per chi ha dolore all’anca come Sinner) o le palle sono più pesanti perché prendono umidità dalla terra (sollecitando di più gomito e braccio, come successo ad Alcaraz). I giocatori si muovono sempre di più e colpiscono sempre più forte e a un certo punto è il corpo a dirgli basta”.

 

Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com

 

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