Europa League: De Rossi in conferenza stampa pre Bayer

La Roma in semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen, la parole di De Rossi e Paredes in conferenza stampa.

Come sta Lukaku? È recuperato? Smalling può giocare con Llorente a destra? Potrebbe essere una soluzione?

De Rossi: Lukaku ha pochissimo nelle gambe di allenamento, ma è stato fuori poco tempo, poche partite.

Ci prendiamo un altro giorno per valutare, sembra stia abbastanza bene, magari oggi spingiamo un po’ di più e poi decideremo; qualche dubbio ce l’ho ancora è normale.

Smalling ha fatto un allenamento intero, spero e penso di recuperarli entrambi, da vedere sarà la gestione del minutaggio.

Per quanto riguarda la questione tattica di Llorente a destra può starci, valutiamo anche in base a come stanno tutti e cerchiamo di ragionare su tutto”.

Cosa temi di più del Leverkusen?

De Rossi: “Da temere c’è tutto; la maniera in cui giocano ed hanno una striscia di risultati lunga.

Stimo molto il loro allenatore, hanno più lavoro di noi alle spalle con lo stesso allenatore; una cosa da rispettare è certamente il fatto che siano imbattuti nonostante siano andati spesso sotto.

Oltre a essere forti e a giocare bene, hanno consapevolezza e tenacia anche fino agli ultimi minuti ed è una cosa in più che temo e che rispetto di loro, ma ci sono tante cose.

Noi a volte negli ultimi minuti segniamo ma dipende anche dalla tenuta mentale e fisica; anche noi spesso segniamo alla fine perché vogliamo tutti raggiungere i nostri obiettivi.

Ci stiamo fino agli ultimi minuti, sennò non segni a Udine, a Napoli, non salvi un gol al 95′, stessa cosa a Firenze.

La nostra è una squadra che ci crede e ha cuore, da questo punto di vista siamo molto simili ed entrambe le squadre lotteranno fino all’ultimo secondo”.

La loro imbattibilità può essere un peso per loro?

De Rossi: “Non penso sia un peso, penso sia un qualcosa a cui aggrapparsi, abbiamo visto tante loro partite e ci sono state squadre che li hanno messi in difficoltà ma non hanno vinto.

La fortuna la lascio a chi va a giocare al casinò; c’è qualcosa di grande in questa squadra, che ha raggiunto un risultato storico.

Gioca bene, ha giocatori forti, ha uno dei migliori allenatori nel mondo ma ha anche qualcosa di grande dentro.

Non penso sia un peso essere imbattuti, credo sia un orgoglio e uno stimolo”.

Per Paredes, Sei cresciuto molto con De Rossi:

Paredes: “Credo che tutta la squadra sia cresciuta con il suo arrivo, grazie all’entusiasmo che ci ha portato.

Il suo stile di gioco è molto meglio per me e per la squadra e questo ci ha fatto crescere”.

L’ultima sconfitta europea del Bayer è arrivata proprio contro la Roma, è uno stimolo o una paura?

De Rossi: “C’è un discorso di cabala, per chi ci crede può essere una speranza; io penso a preparare la partita.

I miei giocatori per ciò che troveranno in campo e troveremo una squadra più forte e migliorata.

Quest’anno hanno più consapevolezza, sanno di essere campioni, hanno la mente libera e vogliono essere campioni anche in Europa.

I numeri lo dicono che sono cambiati, ma basta vederli; chiaramente è un bel ricordo, spero a loro dia fastidio.

Noi ci concentriamo su questa partita, sappiamo che sono più forti dello scorso anno”.

Per Paredes, Come è stato trovare De Rossi da allenatore?

Paredes: “Per me era già un allenatore quando giocavamo insieme, sono sempre stato legato a lui, mi ha sempre trattato bene ed averlo come allenatore è un piacere e un onore.

Spero di continuare a lavorare bene per lui e per la squadra”.

Cosa ti piace di più del Bayer?

De Rossi: “Diverse cose mi piacciono di loro, hanno giocatori forti messi nelle condizioni ideale per fare bene.

Hanno una squadra fisica, solida, ma hanno anche grande qualità, penso a Wirtz, Frimpong e Grimaldo.

Schick è sempre stato forte, ma ora è un uomo, Boniface è forte, hanno anche ricambi forti; se non gioca Frimpong, gioca Tella.

Hanno giocatori di qualità ma anche con grande gamba, sanno giocare ma sanno anche essere diretti.

Hanno costruito una squadra veramente forte grazie all’idee dell’allenatore ma anche grazie ad acquisti importanti”.

Per Paredes, In cosa può migliorare De Rossi? Cosa ti piace di lui?

Paredes: “La sua personalità è il punto di forza anche quando era giocatore, in pochi erano così è stato uno dei più forti; in cosa può migliorare… secondo me mangia troppo (ride, ndr)”.

De Rossi: 
“Lo sapevo che diceva questo”.

La difesa a tre è un’ipotesi?

De Rossi: “È una possibilità, mi intriga, stimolerebbe i miei giocatori all’uno contro uno.

A volte vi fermate un po’ troppo a vedere difesa a tre o a quattro, è falso dire che non si può più fare la difesa a tre solo perché a volte abbiamo fatto fatica, abbiamo faticato a volte anche a quattro.

Credo che la difesa a tre, se fatta bene, con difensori che attaccano, è una cosa interessante e potrebbe essere una contromossa importante anche per domani, ma non vuol dire che ci giocheremo”.

La difesa a 4 è un’arma vincente?

De Rossi: “Assolutamente sì, le partite si possono vincere anche con due moduli diversi, non si può avere la controprova.

Prima si giocava in posizioni fisse, ora ci si muove molto di più in campo, il modulo con cui si inizia conta solo fino a un certo punto.

Il terzino prima era solo sulla fascia, ora è molto più dentro al campo; non è un discorso di 4-3-3, il modulo è più legato alla fase difensiva, ma dipende anche dal tuo avversario e da come si muove.

Se il terzino avversario viene dentro, a cosa serve restare sulla fascia? Le sovrapposizioni sono una soluzione a prescindere dal modulo”.

Quanto avete visto del Bayer Leverkusen? Ha visto le partite dell’anno scorso?

De Rossi: “Abbiamo una conoscenza del loro stile di gioco, sappiamo che dobbiamo attaccare ma anche stare attenti; siamo concentrati sulla prima partita e poi penseremo al ritorno.

Non pensiamo alle partite dell’anno scorso, perché è cambiato tanto, sono gli stessi club, ma sono squadre diverse.

Loro hanno una maggiore consapevolezza perché loro ora sono campioni di Germania e sono imbattuti ma possiamo farcela”.

Foto da archivio

A cura di Edoardo Massetti — Sportpress24.com

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