I GP secondo Giancarlo Minardi – Commenti e opinioni sulla Formula 1 di Giancarlo Minardi raccolti da Maurizio Quarta
Campionato “gattopardesco”? Tutto cambia perché nulla cambi
Ci siamo lasciati alle spalle il primo quinto di campionato e si stanno delineando le forze in campo.
La Red Bull che si conferma al comando e, per il momento, inavvicinabile.
Dopo la debacle di Melbourne, Verstappen e la Red Bull sono tornati davanti a tutti, mostrando tutto il loro valore (anche se non era mai stato messo in dubbio).
Le gerarchie si delineano con chiarezza
Alle sue spalle Ferrari consolida la seconda posizione davanti alla McLaren e alla Mercedes, che in questo momento è la big più in difficoltà.
Il team della stella è in grande affanno
Devono certamente rimboccarsi le maniche perché anche oggi, sia Russell che Hamilton, hanno sofferto.
Rispetto al sette volte campione del mondo, Russell riesce a sfruttare meglio la sua vettura. Bisogna però considerare che gli step evolutivi più importanti saranno introdotti dai team solamente da Imola.
Per questo sarà interessante seguire il fine settimana all’Enzo e Dino Ferrari” fin dal venerdì.
Da Suzuka, emergono interessanti notazioni tecniche
Bisogna però fare una considerazione: l’anno scorso il GP del Giappone si era corso nel mese di settembre come sedicesima tappa del mondiale.
A distanza di appena sei mesi è incredibile vedere gli sviluppi e i miglioramenti compiuti da tutte le squadre.
- Max Verstappen: oltre ad aver firmato la quarta pole position stagionale, ha migliorato il suo crono di quasi 7decimi rispetto al 2023 (1.28.197 contro 1.28.877);
- Carlos Sainz (quarto in qualifica) è passato dal miglior crono 2023 di 1.29.850 (Charles Leclerc aveva segnato 1.29.542) a 1.28.672.
Grande miglioramento quindi di Ferrari
La Ferrari, pertanto, è migliorata sia in qualifica, ma soprattutto nei long run riuscendo a dimezzare lo svantaggio, anche se non è ancora sufficiente per impensierire il leader.
Proprio Leclerc ha costruito la sua rimonta gestendo molto bene gli pneumatici arrivando a coprire 27 tornate con le “gialle” prima di passare alle “bianche” hard.
E’ andato ben oltre la finestra indicata a inizio gara dalla Pirelli.
Ancora una volta Sainz ha dato dimostrazione delle sue qualità: a parità di vettura non è secondo a nessuno.
L’asticella si è alzata per tutti
Stiamo assistendo ad un campionato impegnativo in cui basta una minima sbavatura per ritrovarsi nelle retrovie.
Su una pista importante come Suzuka, abbiamo assistito ad una qualifica con otto vetture racchiuse in poco meno di 7 decimi (tra Perez – secondo – e Leclerc -ottavo – c’erano appena 523 millesimi) ed una gara molto tecnica e tattica certamente condizionata dalla bandiera rossa.
Come al solito, grandi lotte nelle retrovie
Negli ultimi giri del GP, Oscar Piastri e George Russell, si sono resi protagonisti di una lotta per la settima posizione (conclusa a vantaggio del pilota Mercedes) con Russell finito nel mirino dei commissari.
Il britannico è stato certamente aggressivo in un punto della pista dove due vetture non passano, ma ha fatto bene a provarci ed è stato corretto non procedere con una penalizzazione.
Arrivederci nella bentornata Cina
Salutato il Giappone, la prossima tappa sarà in Cina (21 aprile), Shanghai, che rientra in calendario a distanza di 5 anni, ospitando la prima gara-Sprint. L’ultima apparizione risale al 2019.
Articolo a cura di Maurizio Quarta – Sportpress24.com