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Inchiesta Stadio Roma: condanne in quella che è stata una “corruzione sistemica e pulviscolare”

roma, progetto stadio tor di valle

roma, progetto stadio tor di valle

Nove condanne e una decina di assoluzioni per la vicenda del nuovo stadio della Roma.

È quanto deciso dai giudici dell’ottava sezione collegiale della Capitale, dopo oltre otto ore di camera di consiglio.

Nel processo riguardante il nuovo impianto della squadra capitolina ci sono tra i condannati Luca Lanzalone (tre anni), l’ex presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito (otto anni e otto mesi), l’imprenditore Luca Parnasi (due anni con rito abbreviato) e Giulio Centemero (un anno).

Tra gli assolti l’ex assessore regionale Michele Civita e Francesco Bonifazi, ex tesoriere del Pd.

La vicenda ‘Stadio Roma’ iniziata nel 2018 con gli arresti

Corruzione, traffico di influenze, finanziamento illecito, associazione a delinquere.

Questi i principali reati contestati, a seconda delle singole posizioni, nel processo per la costruzione dello stadio di Tor di Valle.

Quando scattarono gli arresti, nella tarda primavera del 2018, fu una tempesta sulla Capitale.

Il giudice delle indagini preliminari parlò di “corruzione sistemica e pulviscolare”. Il coordinatore di Forza Italia alla Provincia di Roma, Adriano Palozzi, finì ai domiciliari (oggi ha preso un anno e 10 mesi).

L’ex presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, 8 anni ed otto mesi.

L’avvocato Camillo Mezzacapo, ha avuto 9 anni. Nel giugno di ormai sei anni fa finì in carcere anche l’imprenditore al centro di tutta la vicenda, l’immobiliarista con la passione del jogging Luca Parnasi.

Ha optato per il rito abbreviato e preso 2 anni. Condannati anche Gianluca Bardelli a 6 anni e 8 mesi, Adriano Palozzi a un anno e dieci mesi; l’ex manager di Acea e consulente M5s, Luca Lanzalone che finì ai domiciliari ha preso 3 anni.

L’immobiliarista Giuseppe Statuto ha preso 18 mesi; il deputato della Lega Giulio Centemero a un anno, Andrea Manzoni a 8 mesi.

Difesa Parnasi: “Soddisfatti ma faremo appello”

“Siamo molto soddisfatti della sentenza, abbiamo fatto una grande battaglia processuale, sono state riconosciute gran parte delle questioni che avevamo posto, ci hanno riconosciuto l’attenuante della collaborazione, le generiche, siamo contenti anche della derubricazione tra corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e corruzione per l’esercizio della funzione”.

Lo afferma l’avvocato Emilio Ricci, difensore insieme ai colleghi Giorgio Tamburini e Fabrizio Merluzzi, dell’imprenditore Luca Parnasi, dopo la sentenza di condanna a due anni sullo stadio della Roma.

“Ci hanno assolti dall’associazione per delinquere che era il reato che faceva più pressione anche sulla persona di Luca Parnasi, quindi non possiamo che essere contenti e sodisfatti. Leggeremo la sentenza e comunque la appelleremo”.

Difesa Civita: “Confermata sua onestà”

“L’assoluzione di Pier Michele Civita è la conferma dell’onesta e onorabilità dell’ex assessore all’urbanistica della Regione Lazio.

Purtroppo, a causa delle errate deduzioni della Procura di Roma, Civita ha dovuto ingiustamente sopportare un periodo di arresti domiciliari e svariati anni di un processo lungo e faticoso. Resta confermato che sullo “Stadio della Roma” tutto era conforme alla legge e che, anche su questo, l’ipotesi accusatoria era totalmente errata”.

Lo afferma l’avvocato Maurizio Frasacco, difensore dell’ex assessore regionale assolto oggi dai giudici del tribunale di Roma.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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