Eni sta trattando per cedere l’AGI, la seconda agenzia di stampa del paese, al gruppo Angelucci che farebbe capo a un parlamentare della Lega.
Il gruppo Angelucci farebbe capo a un parlamentare della Lega? Se l’operazione andasse in porto l’AGI, testata indipendente per definizione in quanto fonte primaria dell’informazione, passerebbe nelle mani di un editore di area politica ben definita e spegnerebbe di fatto questa voce. Un’agenzia di stampa, infatti, a differenza dei quotidiani, ha motivo di essere solo se non ha un colore politico. Altrimenti diventa altra cosa. L’AGI, da sessant’anni di proprietà di una società partecipata dello Stato, è sempre stata indipendente e per questo ha potuto garantire pluralismo dell’informazione, affermandosi come una delle più importanti e apprezzate fonti primarie di notizie del nostro paese.
Per questo oggi i giornalisti dell’AGI, la federazione della stampa e tutti i colleghi preoccupati che il mondo dell’informazione non perda una delle sue voci più autorevoli, si sono riuniti alle 11 a Piazza della Rotonda al Pantheon per un presidio in cui saranno illustrate alla popolazione le criticità dell’eventuale operazione. Vendita che non avrebbe significato dal punto di vista commerciale (Eni è una delle aziende più ricche del mondo e non ha certo bisogno di vendere l’AGI) e che potrebbe apparire come un’operazione politica creando un vulnus democratico enorme.
IL VIDEO
Articolo a cura di Orazio Bellinghieri – Sportpress24.com