L’ex calciatore brasiliano Robinho deve scontare subito la pena per stupro di nove anni di carcere.
Questo è quello che ha deciso il giudice della Corte Suprema brasiliana che ha respinto la sospensione della pena richiesta dallo stesso Robinho fino a quando non saranno esauriti tutti i possibili ricorsi e l’ex calciatore dovrà quindi scontare immediatamente la sua pena di 9 anni di carcere per stupro.
LA SENTENZA DEL GIUDICE LUIZ FUX SU ROBINHO
“Respingo la richiesta di misure cautelari e si mantiene l’ordine di detenzione affinché possa iniziare a scontare la pena”.
Robinho, che si trovava nella sua villa di Guaruja, sul litorale paulista, è condotto presso la sede della Polizia federale di Santos dove, al termine delle formalità di rito, sarà trasferito in carcere.
Nove degli 11 magistrati della Corte Superiore di Giustizia (STJ) hanno deciso che Robinho dovrà scontare in terra brasiliana la pena rimediata per il reato commesso ai danni di una giovane donna nel 2013, quando era un giocatore del Milan.
Come aveva già annunciato nella notte, però, la difesa del calciatore ha presentato un ricorso alla Corte Suprema per ottenerne la sospensione.
L’ex calciatore del Brasile e del Real Madrid fu condannato in Italia nel 2017 per aver partecipato allo stupro di gruppo ai danni di una giovane donna albanese che stava festeggiando il suo 23esimo compleanno in una discoteca di Milano.
La sentenza è ratificata nel 2022.
Robinho difende la sua innocenza e sostiene che il rapporto era consensuale.
Dopo la sentenza dell’STJ, spetterà al Tribunale federale di Santos emettere il mandato di arresto.
Visto che la Costituzione brasiliana proibisce l’estradizione dei propri cittadini, i tribunali italiani hanno chiesto, lo scorso anno sulla base di una legge che lo consente dal 2017, che Robinho possa scontare la pena nel proprio Paese.
Ricordiamo che il STJ ha esaminato la richiesta di omologazione, senza entrare nel merito della questione o giudicarla nuovamente.
Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com