Il centrocampista della Lazio è stato oggetto di discussione con l’avversario Okoli in campo durante la partita di sabato allo “Stirpe”
Discussione in campo durante la partita Frosinone Lazio. Sabato sera allo stadio “Stirpe” gli animi si sono accesi quando il centrocampista della Lazio Guendouzi ha provocato l’avversario del Frosinone Okoli.
È andato contro di lui e gli avrebbe detto ‘qualcosa’ verso il club giallazzurro.
Sulla questione è intervenuta l’europarlamentare della Lega Maria Veronica Rossi che ha definito il gesto «Inqualificabile».
“Sono costretta a ricorrere ad un eufemismo, altrimenti andrebbero usati termini più pesanti, per definire il gesto del calciatore della Lazio Guendouzi nei confronti del giocatore del Frosinone Okoli, durante la partita di sabato scorso, che ha fatto il giro del mondo e che ha incontrato l’indignazione quasi unanime.”
Il parere di Maria Veronica Rossi sulle istituzioni:
“Le massime istituzioni calcistiche non hanno speso una sola parola per censurare un gesto di “bullismo” sportivo che non è tollerabile nel mondo dello sport e che è contrario ad ogni principio di etica sportiva.
E questo forse è l’aspetto più disarmante di tutta la vicenda, poiché le istituzioni dovrebbero essere le prime a indignarsi per certi comportamenti e a irrogare sanzioni esemplari nei confronti di chi compie atti come quello compiuto da Guendouzi.
Non può valere neanche il tentativo di sminuire l’atteggiamento, provando a giustificarlo con la trance agonistica o con altre pseudoattenuanti di carattere psicologico, perché non sarebbe né istruttivo, né pedagogico nei confronti delle giovani generazioni, dal momento che gli sportivi sono dei modelli di riferimento per tanti ragazzi e i cattivi esempi tollerati veicolano messaggi sbagliati”.
L’auspicio della Rossi:
“Auspico un intervento del giudice sportivo, che sanzioni in maniera esemplare il calciatore Guendouzi e auspico che le istituzioni calcistiche prendano una posizione chiara e netta di censura, altrimenti tutte le iniziative e le manifestazioni organizzate e tutte le parole spese per veicolare i messaggi di rispetto rimarrebbero dei contenitori vuoti e soltanto degli esercizi di retorica vana e inefficace”.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com