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Magico Olympiakos, batte il Maccabi e vola ai quarti di Conference League

Olympiakos Conference League

Una serata magica. Un Olympiakos davvero impressionante ha battuto il Maccabi Tel Aviv 6-1 in Serbia nel giorno del compleanno del suo allenatore, Jose Luis Mendiliber (nato il 14 marzo 1961).

E ha fatto la storia, segnando probabilmente la sua più grande sorpresa, visto che siamo alle prese con la sconfitta casalinga per 4-1 della scorsa settimana, contro Georgios Karaiskakis.

E sarà per la prima volta tra le prime 8 squadre della Conference League, in il sorteggio che avrà luogo oggi venerdì 15 marzo a Nyon.

Il 6-1 sul Maccabi Tel Aviv è il punteggio più grande in una vittoria dell’Olympiakos in Europa, essendosi ripetuto ancora una volta in Europa League, quando aveva battuto l’albanese Besa 6-1 nel 2010, con i marcatori Dudu (2 ), Maresca (2), Fetfatzidis e Darbyshire.

Naturalmente, il Pireo aveva segnato 6 gol nell’indimenticabile vittoria per 6-2 sul Bayer Leverkusen in Champions League.

La vittoria sul Maccabi Tel Aviv, però, ha portato anche alla qualificazione ai quarti di finale di una competizione europea, per la prima volta dal 1999, quando, allenato da Dusan Bajevic, era arrivato agli ottavi di Champions League, dove è stato eliminato dalla Juventus.

Adesso nel 6-1 contro Baska Topola, i gol sono stati segnati da: Podense 10′, Fortunis 36′, El Kaabi 45+3′, 65′, Jovetic 93′ ed El Arabi 103′, mentre per gli israeliani Zahavi aveva ridotto al 57′ con un rigore.

Il pioniere del trionfo

L’allenatore spagnolo, Jose Luis Mendiliber, è chiaramente soddisfatto della qualificazione e del modo in cui è stata ottenuta:

“La verità è che siamo arrivati ​​in circostanze difficili, ma quello che conta è che la serata si sia conclusa nel migliore dei modi. Penso che dopo gli ultimi due risultati sfortunati e poiché la nostra psicologia ne ha risentito, dovevamo reagire.

Ci abbiamo creduto fino alla fine e sapevamo che se fossimo riusciti ad entrare bene in qualifica avremmo potuto dare una svolta alla situazione.

E’ andata così e ne siamo rimasti contenti. Fin dall’inizio abbiamo giocato meglio e il risultato giustifica i nostri sforzi. Abbiamo dimostrato che possiamo ottenere molto.

Dobbiamo procedere con cautela e stiamo andando passo dopo passo”.

L’esterno portoghese Daniel Podense, uno dei migliori calciatori anche in questa partita, ha sottolineato:

“Siamo una squadra capace del meglio e del peggio, questo non va bene, dobbiamo essere più stabili.

Abbiamo avuto buone partite, abbiamo avuto buone prestazioni contro il West Ham o il PAOK.

Abbiamo saputo entrare in partita con forza e abbiamo segnato due gol poi tutto è possibile.

Sapevamo che il risultato della prima partita non era quello che meritavamo. Abbiamo molti buoni giocatori e abbiamo fatto questa svolta.

Dobbiamo giocare allo stesso modo indipendentemente dall’avversario. Questo non dovrebbe essere fatto. Siamo capaci di molte cose e dobbiamo essere più stabili.”

“Dobbiamo credere davvero in noi stessi. L’Olympiakos è forte!”

Siamo un’ottima squadra e siamo orgogliosi di essere qui. Siamo orgogliosi dei bambini che hanno raggiunto la semifinale. L’Olympiakos è una grande squadra, sogna sempre di arrivare in finale”.

L’altro dei migliori giocatori della Serbia, il centrocampista Kostas Fortounis, ha sottolineato: “Fondamentalmente non me ne sono ancora reso conto.
È un enorme successo per la nostra squadra. Ci credevamo tutti.
Nella prima partita siamo stati malissimo, abbiamo sentito tanto, ma oggi la squadra ha dimostrato quello che può fare. Tutti i ragazzi erano pronti, ci abbiamo creduto e abbiamo ottenuto una grandissima qualificazione.
 
Il fatto che la finale sia ad Atene è una motivazione. Daremo il massimo e vogliamo arrivare il più lontano possibile. Perché no;”
Naturalmente è seguita una grande festa tra i giocatori negli spogliatoi, mentre il presidente della squadra, Vangelis Marinakis, ha chiamato i giocatori in videochiamata e si è congratulato con loro durante i festeggiamenti.

Allo stesso tempo, anche i loro tifosi hanno vissuto grandi momenti a Pasalimani, dove migliaia di tifosi sono scesi in piazza al fischio finale e hanno festeggiato con entusiasmo la grande vittoria-qualificazione.

Articolo a cura di Manos Staramopoulos – Sportpress24.com
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