Jannik Sinner passa ai quarti di finale del torneo ATP 500 di Rotterdam.
Il leader del tennis azzurro ha superato il francese Monfis 2-1 (parziali 6-3 3-6 6-3). Nel prossimo turno l’altoatesino affronterà il canadese Milos Raonic.
I precedenti sorridono a Jannik Sinner: l’azzurro ha battuto il francese Gael Monfils quattro volte su cinque, l’unica sconfitta nel 2019. Tutte le partite si sono giocate sul cemento, proprio come oggi a Rotterdam.
Non la miglior partita di Jannik Sinner, ma in questa fase della stagione va bene anche così. L’azzurro ha battuto in tre set (6-3, 3-6, 6-3) il francese Gael Monfils e conquistato i quarti di finale del torneo Atp 500 di Rotterdam.
Per il numero 4 del mondo un primo set in totale controllo, un secondo in affanno e un finale da campione. Reazione, cambio di strategia chiamato dalla panchina, aggressività in grande quantità. Per il suo avversario c’è stato poco da fare. Il prossimo sarà il canadese Milos Raonic, che ha avuto la meglio su De Jong in due set.
Sinner non si è praticamente riposato e ha subito mantenuto alta l’attenzione in vista di un’attenzione che potrebbe consacrarlo definitivamente nell’Olimpo del tennis mondiale, laddove nessun italiano è mai arrivato prima. Già il successo in uno Slam l’ha elevato sullo stesso piano dei primi della classe, ma ora è importante rimanere a questi livelli per puntare alla corona di Novak Djokovic, battuto con carattere proprio in Australia nella semifinale del torneo.
La chiusura del 2023, con la combo tra Davis e Slam ha permesso a Jannik di guadagnarsi anche una maggiore considerazione da parte degli avversari, se n’è reso conto lo stesso altoatesino che non vuole fare grossi proclami per questa stagione ma nemmeno porsi limiti, come raccontato in una recente intervista al magazine spagnolo Marca in cui ha sottolineato di voler crescere il torneo dopo torneo con il massimo della determinazione. Una dote che sarà fondamentale per contrastare anche i nuovi avversari, da Carlos Alcaraz a Holger Rune che non rinunceranno facilmente a quella corona che presto sarà a disposizione della nuova generazione cresciuta con i Big 3 negli occhi.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com