Viviamo un’epoca di profondi cambiamenti in cui le mode e le tendenze durano sempre meno.
In un simile contesto così incerto, però, c’è un comparto economico che da più di 15 anni si dimostra tra i più solidi in circolazione, con numeri in costante aumento sia in termini di utili che di fatturati.
Quest’oggi, pertanto, andremo a scoprire quali sono i segreti sottesi al successo del mondo degli e-Sport, tentando di comprendere quali sono i possibili scenari futuri da qui ai prossimi anni.
Cosa si intende per e-Sport?
Innanzitutto occorre stabilire cosa si intende con il termine e-Sport al fine di fare chiarezza all’interno di un universo che per molti ha ancora molti lati oscuri. Oggi per e-Sport si intendono tutti quei giochi e videogame che, praticati a livello agonistico, richiedono l’utilizzo di un device e di una connessione internet.
Negli ultimi anni il mondo degli e-Sport ha vissuto un boom, passando da un settore di nicchia per pochi Nerd e appassionati del genere a un fenomeno di portata planetaria che fa registrare numeri simili a quelli degli sport professionistici.
Il fenomeno si è talmente radicato all’interno della nostra società che sono cambiati gli stessi rapporti di forza tra sport tradizionali ed e-Sport. Per meglio intenderci, mentre sino a qualche anno fa erano gli e-Sport e i videogame a percorrere il solco tracciato dagli sport, oggi accade esattamente il contrario.
Sempre più leghe professionistiche organizzano tornei di videogame per avvicinare al proprio sport appassionati di gaming, con risultati che però per il momento non sono ancora all’altezza delle aspettative.
La stessa Serie A di Calcio ha organizzato il proprio torneo di e-Sport le cui Final Eight la scorsa estate sono disputate a Lecce e hanno tenuto incollati agli schermi decine di migliaia di appassionati.
Numeri, però, che non sono neanche minimamente paragonabili a quelli di altri eventi come il campionato di League of Legends che l’anno passato ha raggiunto picchi di 27 milioni di spettatori.
Il poker è un e-Sport?
Se, come abbiamo visto, la definizione di e-Sport è puntuale e generalmente riconosciuta come valida tra gli addetti ai lavori, sorge spontanea la domanda se anche il poker possa essere considerato o meno un e-Sport.
La risposta al quesito è affermativa, tant’è che la quasi totalità dei giocatori di poker professionisti oggi gioca anche al poker online, sia in modalità cash che nei tanti tornei che quotidianamente si tengono sulle piattaforme dedicate.
Ma come ha fatto il poker a vivere una seconda epoca d’oro? E com’è riuscito a sfruttare appieno le potenzialità del web nel giro di così poco tempo?
Rispondere a queste domande non è semplice ma l’impressione è che gran parte del merito dell’affermazione degli e-Sport sia attribuibile a piattaforme come Twitch e YouTube che consentono agli utenti di intrattenersi con sessioni di live streaming tutte le volte che lo desiderano.
Per comprendere appieno questo fenomeno ci viene in aiuto quanto accaduto recentemente con il poker, i cui tornei principali vengono ormai trasmessi quasi integralmente in streaming
Ciò ha consentito al gioco di carte più praticato al mondo di acquisire nuovamente popolarità dopo anni non proprio semplicissimi che erano seguiti alla prima esplosione a livello mondiale vissuta tra le fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000.
Mentre il merito di quel successo fu della televisione che trasmetteva con frequenza i Main Event sia in diretta che in differita, oggi il merito è proprio dei portali di riproduzione in streaming che, tra le altre cose, consentono una interazione diretta tra spettatori e giocatori.
Come abbiamo avuto modo di vedere, oggi il mondo degli e-Sport è uno dei più in forma a livello mondiale e sono in molti a pensare che questi siano solo gli albori di un’era in cui i videogame avranno un ruolo sempre più importante all’interno delle nostre società.
Il mondo è cambiato e sta cambiando a una velocità sorprendente e chissà che nel prossimo futuro l’universo del gaming non diventi il motore trainante del mondo dell’intrattenimento.
Articolo a cura di Guglielmi Dario – Sportpress24.com