Brasile, perso Ancelotti crolla il castello mediatico di Rodrigues

Il rinnovo di Carlo Ancelotti da parte del Real Madrid fino a giugno 2026 mette a nudo le miserie della Confederaçao Brasileira de Futebol (CBF).

Sono mesi che la CBF giura e spergiura che l’allenatore italiano non avrebbe rinnovato con la squadra bianca e sarebbe l’allenatore della Verderamarela’ della Copa América 2024, che si disputerà negli Stati Uniti tra giugno e luglio.

La derisione della Confederaçao, personificata nel suo presidente, Ednaldo Rodrigues, ora destituito dal tribunale di Rio de Janeiro, è storica e planetaria.

Il leader, utilizzando tutta la macchina comunicativa della CBF, da mesi si dedica ad inebriare l’opinione pubblica brasiliana.

Ha detto di aver fermato Carletto, lasciando intendere che a gennaio avrebbe firmato il contratto con il Brasile, ed invece è stato solo uno specchietto per l’allodole per prendere tempo e consensi.

L”operazione Ancelotti’ è un grande spettacolo mediatico di illusione sponsorizzato dalla Confederaçao che ha solo portato instabilità sportiva alla ‘Canarinha’.

Con un 2023 buttato via in cui, per la prima volta in sessant’anni, ha contato più sconfitte che vittorie, il Brasile perde l’unica possibilità di tornare sulla cresta dell’onda della visibilità mediatica.

E la grande domanda che si pongono i ‘dubbiosi’ è: cosa ne sarà della figura dell’allenatore?

Al momento, Fernando Diniz occupa l’incarico a titolo temporaneo, perché ha un contratto fino a luglio 2024 e continuerà a conciliare i suoi compiti con la dirigenza del Fluminense, con cui ha vinto la prima Copa Libertadores nella storia del Rio a novembre.

Difficilmente si potrà arrivare ad una risoluzione finché non ci sarà un nuovo presidente nella Confederaçao, che potrebbe essere conosciuto nel corso del mese di gennaio con le nuove elezioni annunciate dall’interveniente nominato dalla giustizia brasiliana.

Articolo a cura di Stefano Ghezzi – SportPress24.com 

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