Durante la partita valente per la diciassettesima giornata di premier League, Bournemouth-Luton Town, Il capitano della squadra di Luton, Tom Lockyer, si accascia per terra.
Al 60′ di gioco, sulla parità della partita, il giocatore capitano del Luton Town crolla a terra. I giocatori che immediatamente si sono resi conto della gravità della situazione, hanno fermato istantaneamente il gioco e hanno subito chiamato i soccorsi. Lockyer viene quindi soccorso in maniera tempestiva, e lascai lo stadio in barella, diretto all’ospedale di Bournemouth.
I giocatori, invitati dall’arbitro, rientrano negli spogliatoi e dopo molti concitati minuti di paura viene data la notizia che il capitano si è svegliato in ospedale. Gli atleti allora escono in campo e applaudono gli spettatori, annunciando anche a loro la bella notizia, e decidono che la partita sarà sospesa. Le due squadre però non se la sono sentite di scendere in campo, colpite da ciò accaduto al loro compagno, e di conseguenza la partita è stata sospesa.
Tom Lockyer, come dice un comunicato dello stesso club, sta bene, ma rimarrà in ospedale per qualche accertamento, non completamente pronto per essere dimesso:
“Il nostro capitano è sveglio, risponde e noi preghiamo per lui. Non sappiamo con esattezza cosa sia successo e cosa succederà adesso, ma vogliamo ringraziare lo staff sanitario e scusarci coi tifosi per l’interruzione del match. I giocatori non se la sentivano di continuare a giocare. Adesso è il momento delle preghiere”.
Non è il primo malore che colpisce Lockyer:
Il difensore del Luton Town si sentì male anche nella finale dei playoff di Championship. Qui la situazione non si era evoluta in un vero e proprio malore, ma aveva lasciato una sorta di brutto presagio. Ora il giocatore sarà sottoposto a ogni genere di accertamenti, e la speranza è di farlo rientrare il prima possibile.
Le tecnologie che si usano oggi per le visite sportive sono strumenti molto efficaci, ma la domanda che ci viene ogni qual volta sentiamo una notizia del genere è la stessa:
Come è possibile che uno sportivo professionista, controllato quotidianamente, seguito ovunque da un’equipe medica, possa sentirsi male mentre fa ciò per cui è stato preparato fisicamente?
Articolo a cura di Marco Casentini –Sportpress24.com