Dopo 47 anni, l’Italia è a un passo dalla vittoria della Coppa Davis. Merito di Matteo Arnaldi, che nel primo singolare della finale contro l’Australia è riuscito a battere Alexei Popyrin. Un match infinito: il 22enne azzurro aveva conquisto il primo parziale (7 a 5), ma poi era crollato nel secondo subendo un netto 6-2 dall’australiano. Nel terzo e decisivo set, però, Arnaldi è riuscito a ritrovare il suo gioco e ribaltare nuovamente l’inerzia della gara, fino al 6-4 finale. Un punto che vale tantissimo, perché ora è tutto nelle mani, anzi sulla racchetta di Jannik Sinner. Se l’altoatesino batte Alex de Minaur, numero 12 al mondo, l’Italia conquista la Coppa Davis che manca dal 1976, anno dell’unico trionfo azzurro.
Nel secondo set ecco il protagonista Jannik Sinner contro De Minaur
Come sempre in questa Coppa Davis, siamo in mano a Jannik Sinner. Come mai era successo prima, però, tocca agli Azzurri mettere a segno il punto decisivo già nel secondo singolo. Una vittoria del numero uno italiano (n.4 ATP) contro miglior australiano, Alex de Minaur, ci darebbe il nostro secondo titolo mondiale, che manca da 47 anni.
Le gambe dell’azzurro, si vede, non sono leggere come quelle di de Minaur, ma l’australiano è costretto a superarsi per reggere agli scambi da fondo. Si conquista comunque i vantaggi, quando però Sinner alza il livello e chiude con due dritti a sventaglio da manuale.
Partito in maniera più “diesel”, inizia lo show di Jannik Sinner. Fra vincenti e recuperi impossibili, manca la tripla palla break solo perché un dritto va fuori di un’unghia. Ne arriva anche una, ma de Minaur la cancella con un ace e riesce a evitare che Sinner scappi definitivamente via.
In un game sontuoso di Sinner c’è spazio anche per un passante vincente di dritto in rotazione, dando le spalle alla rete. De Minaur applaude, non c’è altro che possa fare. Il primo set si conclude con un 6-3 a favore di Jannik e quindi, per l’Italia.
Non ci sono più parole per descrive un immenso Jannik Sinner che si porta sul 3-0 consolidando il break. L’australiano è annichilito e non riesce a sfondare il muro dell’azzurro. Stiamo assistendo a una impresa storica. Partita perfetta per l’italiano che guadagna il 5-0 senza grandi difficoltà dopo un’ora e 15 minuti di gioco. E non c’è n’è per nessuno. Un netto 6-0 regala all’Italia il secondo titolo dopo 47 anni.
L’insalatiera è nostra. Il sogno è nostro.
Articolo a cura di Michela Catena – Sportpress24.com