Un derby che lascia il segno quello di ieri domenica 12 novembre alle ore 18 allo Stadio Olimpico di Roma. Mi piace scrivere e dire: “Da metterci la firma”. D’altronde l’agitazione, la tensione, la paura di perdere prevale SEMPRE sullo stato d’animo dei tifosi, ma non solo, anche dei giocatori e allenatori stessi, che più volte ieri anche in conferenza stampa si mostrano impassibili. Anche se negli occhi si legge tutt’altro. Soprattutto per quanto riguarda José Mourinho, che non trovandosi in uno dei suoi momenti migliori, sembrava piuttosto agitato per quello che è stato poi il risultato finale. Dall’altra parte un Maurizio Sarri con il suo fare leggermente procelloso e l’atteggiamento da orso che continua a camminare avanti e indietro per il bordo campo come è suo solito fare. Insomma, vincere o perdere? due scelte entrambe sofferte o da sballo. Il pareggio dopo un match con vari colpi di scena soprattutto per la Lazio di Mau fa pensare:” Ma si dai! su un pareggio così ci metterei la firma!”.
Il derby e l’uomo partita
Il derby della capitale è uno degli eventi più attesi in assoluto, ieri in campo vari colpi di scena e anche di nervosismo tra i giocatori. Scene viste e riviste anche in passato, per non dimenticare ad esempio quando Di Canio usava il testa a testa con gli avversari. Ma anche momenti che hanno della goliardia come Patricio Gabarro’n che cerca di trattenere il gigante Lukaku. Sono tanti gli attimi che è piuttosto piacevole rivivere e molti per Luis Alberto. Tante le occasioni anche lui, lo spagnolo dalla tecnica inappuntabile. Ma il premio vincitore assoluto e migliore in campo va senza alcun dubbio a Mattéo Guendouzi in prestito dall’Olympique Marsiglia che ha retto per 90 minuti di gioco una partita non semplice. Un grande giocatore e un ottima novità per la società della Lazio e che porterà senza alcun dubbio, molti risultati. Un giocatore DA METTERCI LA FIRMA.
Foto di Claudio Pasquazi – Articolo a cura di Beatrice Bezzi – Sportpress24.com